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Roma: l’asino che vola ovvero le utopie che si realizzano.

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Questa illustrazione è una mia libera interpretazione dell’asino che vola di via Tor di Nona e vuol essere un omaggio a un’utopia romana.

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Quasi di fronte a Castel Sant’Angelo, vicino all’Ara Pacis c’è, accanto al Lungotevere corrispondente, via Tor di Nona, dalla curiosa storia: qui, si possono vedere gli asini che volano!

Un asino con le ali è il simbolo di questa via recuperata appena da 3 anni. Stretta e buia, soffocata dal Lungotevere che la sovrasta, considerata malsana, fu sgomberata negli Anni Trenta, gli abitanti trasferiti nei nuovi quartieri periferici: si pensava di abbatterne le case per allargare il corrispettivo Lungotevere, come accaduto a via della Conciliazione e altre zone di Roma. Venne la guerra, non se ne fece più nulla, le case rimasero abbandonate e disabitate, sempre più fatiscenti.

Alla fine degli Anni Sessanta, in piena contestazione giovanile, le case furono occupate da alcuni studenti (qualcuno tra questi divenne famoso, come l’attrice-modella Isabella Rossellini), le pareti dipinte da bellissimi murales, tra cui capeggiava un asilo volante, simbolo di libertà e utopia.

Tor di Nona Anni 70

(La foto in b/n ritrae via di Tor di Nona negli Anni Settanta ed è di Amedeo Castellani)

Gli studenti volevano, così, far aprire gli occhi agli Amministratori su quella via, in pieno centro, vergognosamente degradata. Ottennero promesse di recupero, gli anni della contestazione scemarono, le case furono abbandonate, ma nessun Amministratore (di destra, centro o sinistra) se ne occupò. Così le occuparono sfollati e senza tetto e sembrava una specie di casbha in cui le persone vivevano nei bassi, stendevano i panni ad asciugare in mezzo alla via, mangiavano sulla strada, mentre gli stabili andavano sempre più divenendo fatiscenti…

Finché, con un colpo di mano, l’Amministrazione Veltroni liberò con la forza le case, le restaurò e, ora, è una via che pullula di vita: ci sono gallerie d’arte, atelier di pittori e stilisti, negozi di oggettistica e design…

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Su una facciata color ocra, restaurato, troneggia l’asino che vola: a volte, ci vogliono anni, ma le utopie si realizzano!

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°°°
Vicino a via di Tor di Nona, si segnala un interessante locale per chi ama mangiare bene, ma in semplicità e senza spendere troppo:

Giulio passami l’olio
Via di Monte Giordano, 28 – Tel 06.68.80.32.88

Un’enoteca vecchio stile che ricalca le antiche osterie di un tempo, a due passi da piazza Navona e da Castel Sant’Angelo. Un locale piacevole, rivestito in legno, dall’atmosfera calda ed accogliente, con interessanti fotografie d’epoca alle pareti, dotato di tavoli esterni che si affacciano su un angolo delizioso, tranquillo e tipico del centro di Roma.

Da provare per chi ama soddisfare il palato sorseggiando buon vino e gustando cibi genuini. Veramente ampia la carta dei vini, con più di seicento etichette sulle scaffalature. La cucina offre deliziosi formaggi, salumi, zuppe, crostoni, crepes e molte altre specialità.  Vasto assortimento di dolci, rigorosamente fatti in casa.

2 commenti su “Roma: l’asino che vola ovvero le utopie che si realizzano.

  1. Pingback: Anonimo

  2. pasquetto
    17 novembre 2009

    … “Finché, con un colpo di mano, l’Amministrazione Veltroni liberò con la forza le case, le restaurò e, ora, è una via che pullula di vita: ci sono gallerie d’arte, atelier di pittori e stilisti, negozi di oggettistica e design…”

    Ahh, il fine umorismo!!! Per un attimo non l’ho colto. 😉

I commenti sono chiusi.

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Questa voce è stata pubblicata il 7 luglio 2009 da in Turismo con tag , , , , , , , , .