di Claudio Cangialosi
Sono le 10 circa quando mi squilla il cellulare, è un amico che mi avvisa che il dott. Giovanni Messina è morto questa notte sulla SS 640 Porto Empedocle-Caltanissetta. Un brivido mi attraversa perché quell’uomo lo conoscevo di persona.
Era il Comandante della Polizia Stradale di Palermo con il quale avevamo avuto di recente alcune collaborazioni, l’ultima quella relativa al casello autostradale della A20 dove, insieme agli uomini della Polstrada inviati da lui in persona, avevamo distribuito materiale sulla sicurezza stradale.
Nel recente passato i nostri rapporti si stavano intensificando ed eravamo rimasti che avremmo portato avanti altre iniziative. Lui ci teneva molto alla sicurezza stradale e proprio di recente aveva partecipato ad alcuni speciali TV al TGS, sue anche alcune interviste a tema sul Giornale di Sicilia.
Il ricordo del Comandante Messina vuole essere anche un momento di riflessione. Spesso, quando intervengo in convegni o parlo semplicemente ad altre persone, dico sempre che l’incidente può capitare davvero a tutti anche a me che parlo tanto di sicurezza stradale. L’incidente di oggi ne è la riprova, una persona esperta e motivata come il dott. Messina non è riuscito a scampare alla tragedia che, dalle prime ricostruzioni, lo vede vittima impotente.
Ogni volta che percorro delle statali (ma non solo) penso che basta una semplice distrazione del conducente “opposto” per farla finita. Non parliamo poi dei conducenti in stato alterato, stanchi, etc. Anche la mia distrazione potrebbe essermi fatale…
Non ci riflettiamo ma ogni giorno la nostra vita è appesa ad un filo e solo il crescente bisogno di mobilità riesce a farcene dimenticare. Sono il primo che ha sempre pensato che non bisogna guidare con la paura di essere coinvolti in un incidente, altrimenti è solo peggio.
Tuttavia bisogna trovare il giusto compromesso tra mobilità “estrema” (lavoro, casa, impegni personali, hobby… tutto in poco tempo) e vita, azione che non sempre si è in grado di fare.
Chiudo facendo notare come una delle vittime, seduta sul sedile posteriore, sia stata sbalzata fuori dall’auto. Probabilmente si sarebbe potuta salvare visto che era seduta dietro e l’incidente è stato frontale. In casi come questi, a meno di decelerazioni mortali, stare seduti dietro con le cinture allacciate può fare la differenza tra la vita e la morte. Leggi il nostro osservatorio sulle cinture di sicurezza.
La redazione di SicurAUTO.it porge le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e sarà presente al funerale del Comandante Giovanni Messina.
Ricordatevi che l’incidente può capitare a tutti… davvero a tutti.
Fonte: www.sicurauto.it