Da sempre stimolo tutti quanti a fare la propria parte, a collaborare con le Istituzioni, ad inviare segnalazioni alle varie Autorità Garante, che sia della Privacy, della Comunicazione o del Commercio.
Qualche volta ho fatto centro, per le pubblicità ingannevoli, ma per quanto riguarda la Privacy, poco da fare, se la segnalazione riguarda una piccola azienda, seppur molesta, forse riesci a farcela, anche se naturalmente dovrai sopportare il solito scaricabarile, come mi è successo recentemente con l’Istituto XY che è arrivato a dire che io l’avevo autorizzato a contattarmi ripetutamente via mail e fax (anche 3 fax al giorno). Balle. Che tirino fuori la registrazione audio se ce l’hanno…
Ma quando tiri in ballo i cosiddetti colossi, ottieni ragione solo sulla carta, ma le cose non cambiano.
Parlo nello specifico della FASTWEB noti rompicoglioni (scusate il termine) tramite i loro call-center.
Riassumo in sintesi la vicenda. Nel 2008 in azienda abbiamo chiesto a Fastweb, la cancellazione del nostro nominativo. Richiesta accettata, ma di fatto ignorata.
Abbiamo fatto la segnalazione al Garante che ha aperto un’istruttoria nei confronti di Fastweb che si è difesa dicendo che loro avevano cancellato il nominativo, ma il call center (esterno) non lo aveva fatto.
Io ho parlato più volte con il responsabile del call center tirato in causa e mi ha detto che non avevano mai ricevuto comunicazioni in tal senso, anzi, che questa mancata comunicazione era una violazione del contratto che avevano con Fastweb, con la quale successivamente hanno chiuso il contratto.
Facciamo il punto: la Fastweb dice di aver cancellato i miei dati, la colpa era di un call center esterno che ora non lavora più con loro. Siamo a posto, quindi. Invece no, continuo a ricevere fax, mail e telefonate.
Provvedo poi, sistematicamente ad informare il Garante, inviando tutta la documentazione, ma nulla cambia. Come ho detto più volte, scrivendolo anche la Garante, forse aveva ragione quell’operatore di call center al quale, dopo aver detto che avevo già chiesto la cancellazione del nominativo, avevo chiesto come potessi fare con loro, mi rispose testualmente: Lei non si libererà mai di noi. (Quasi una minaccia di stampo mafioso…)
Nel corso del 2009 finalmente una svolta, forse, perchè le telefonate cessano.
Settembre 2010. Si ricomincia.
1) Vuol dire il mio nominativo non è stato cancellato o, peggio ancora, nuovamente acquisito?
2) Vuol dire che ignorano la mia richiesta, lecita e prevista dalla legge?
3) Vuol dire, soprattutto, che se ne fregano del Garante ovvero dell’Autorità che dovrebbe tutelare noi cittadini?
La mia domanda, quindi, non è polemica, ma basata sui fatti: A che cosa ci serve il Garante per la Privacy?
12 maggio 2014 – a Mi Manda Rai 3 si è parlato delle telefonate indesiderate e del fatto che nonostante i tanti strumenti normativi a disposizione dei consumatori, spesso i cittadini continuano ad essere presi d’assalto dagli operatori di vari Call Center, che propongono le offerte più disparate.
Come difendersi dalle chiamate in cui cercano di vendere prodotti o servizi a tutte le ore del giorno?
Presente in studio Maurizio Pellegrini dell’inutile Registro delle Opposizioni.
gGli addetti ai lavori sembrano dimenticarsi che le regole ci sono, certo, ma sono puntulmente violate non solo da “una parte delle aziende” come afferma Umberto Costamagna, presidente Assocontact.
Ridicolo anche il consiglio di chiedere all’azienda di essere cancellati, dato che chi ti chiama (come ha precisato un ex operatore) non cita il nome dell’agenzia, ma quello del cliente finale.
C’è poi da chiedersi se l’Assocontact (così come l’Autorità) ci è o ci fà…
Un esempio tipico, che ho citato nel 2009 è quello di Mauro Paissan, allora componente del Garante della Privacy: “Il Paissan dice che si può richiedere la cancellazione dei propri dati, così come ha ripetuto a Striscia la Notizia, la scorsa settimana, il Presidente di un’associazione dei consumatori.”
Chiedere a chi?
A prescindere che nel 95% dei casi ti chiamano con numero privato, resta il fatto che quando chiedi infatti di parlare con un responsabile, per capire come e perchè abbiano il tuo nominativo, in genere chiudono la comunicazione oppure, con ulteriore presa in giro, ti mettono in attesa e dopo qualche minuto la “linea cade”.
Enello specifico, alla faccia dei regolamenti dell’Assocontact, ecco l’agenzia che forma gli operatori e l’istruttrice che ribadisce il concetto: “menefreghismo nei confronti di chi ti dice che non vuole più essere richiamato”.
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