Come facciamo a far calare gli incidenti (e quindi le tariffe dell’assicurazione Rc auto) al livello della Francia, se su ogni chilometro di strada abbiamo mediamente 201 automobili (e lasciamo perdere moto e camion) mentre sulla rete francese ce ne sono solo 30?
Può sembrare provocatoria, ma la domanda che pone Elio Pugliese (presidente dell’Uea, Unione europea assicuratori) nella lettera aperta che ha scritto l’altro ieri (Scarica LETTERA APERTA UEA AL GOVERNO E ALL’ISVAP) è ineludibile.
Tanto più che quel chilometro di strada è mediamente più fatiscente rispetto a uno francese (al netto di alcune eccellenze autostradali italiane), come si ricava dai ripetuti allarmi della Finco.
La quale, peraltro, giusto lunedì scorso ha ricordato ai vertici tecnici del ministero delle Infrastrutture che i quattro decreti attuativi della riforma del Codice per la parte che riguarda la messa in sicurezza delle strade sono ancora in alto mare. Per due decreti è già scaduto il termine di emanazione previsto dalla riforma, per gli altri due si sta avvicinando.
Poco male, si dirà: solo per una su un totale di trenta e passa norme attuative della riforma si è fatto in tempo, così è stata messa a nudo la “faciloneria” dei politici, che hanno inserito nella legge tutto e il suo contrario, lasciando poi ai tecnici ministeriali l’arduo compito di far quadrare tutto nella pratica…
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