Difficile migliorare quando si è già bravi.
Così la Francia, dopo essere stata tra i pochi Paesi a centrare l’obiettivo di dimezzare i morti fissato dalla Ue per il 2010, ha iniziato l’anno in peggioramento.
Una dimostrazione del fatto che, per centrare l’ulteriore dimezzamento che la Ue ha posto come traguardo del 2020, bisogna inventarsi cose nuove.
Compresi soccorsi più efficienti, per far sì che alcuni feriti poi non muoiano. E invece per ora il governo va per le spicce, coi soliti sistemi di breve periodo. Cioè coi giri di vite su velocità e alcol, che conosciamo benissimo anche in Italia (alla fine del post vi riporto la notizia presa dall’Ansa poco fa).
Ma, a differenza dell’Italia, nel pacchetto c’è la fine della presegnalazione dei controlli, che talvolta viene adottata come deterrente. Da noi l’abbiamo addirittura imposta per legge nel 2007 dicendo che è appunto un deterrente, anche se tutti sanno che non sempre è così e che in realtà è stata voluta come risposta demagogica al triste fenomeno dei Comuni che fanno cassa con i controlli.
Quando matureranno i tempi per una svolta alla francese anche da noi?
Lettura comunicato Ansa > QUI