Se ricevi la mail di Maria Claudia (FOP), non inoltrarla…
Oggi ho ricevuto l’ennesima mail con appello allegato, come sempre corredata da centinaia di indirizzi in chiaro, grazie alla folle abitudine di troppi navigatori di cliccare su Inoltra a prescindere. Con questo post non spero certo di insegnare a nessuno a non cadere nella tentazione del Rinvio di tutto quello che gli passa per le mani, ops, per la casella mail, ma perlomeno NON inoltrate quest’ultimo messaggio.
Vi dico subito che per verificare l’autenticità o meno della mail ci ho messo 3 minuti ed alcuni click. Prima una verifica sul Blog di Attivissimo, noto cacciatore di bufale, e poi non trovando nulla ho semplicemente digitato su Google: maria claudia fop ed ecco che fra i primi risultati ho trovato l’indagine che segue.
L’appello inviato è vero, ma ampiamente scaduto, come racconta un altro Blogger che ha fatto una ricerca in merito:
Qualche giorno fa ho ricevuto da un’amica una di queste richieste, in allegato c’era un PDF (nel mio caso il nome era reinviare.pdf) dove si chiedeva:
Ciao, sono Maria Claudia:
Non chiedo denaro, guarda solo i miei occhi, e guarda il mio cuore che ti dice che ho bisogno di te per vivere.
Ho una malattia le cui iniziali sono FOP e ho bisogno di incontrare tre famiglie che abbiano questa malattia, in modo che si completi una catena di 10 famiglie e si possano scoprire i geni che causano questa malattia e così si possa risolvere.
Abbi pazienza nel leggere queste righe, e se puoi aiutami, chissà io non avrò mai modo di conoscerti e ringraziarti ma Dio è grande e divino e ti benedirà.
MARIA CLAUDIA
Copio e incollo le parti fondamentali dell’appello in Google e inizio la ricerca. Fin da subito mi accorgo che non esiste molta documentazione a riguardo e, consultando i risultati, arrivo all’associazione F.O.P. ITALIA (Fibrodisplasia ossificante progressiva) onlus. Non avendo trovato nulla che parlasse di “bufala” (il buon sito di “Attivissimo antibufala” era già stato consultato) mi sono deciso a contattare direttamente l’associazione per verificarne la veridicità dell’appello.
Oggi mi ha risposto il Presidente dell’associazione confermando che “l’email è veritiera ma molto datata (2004/05) e quindi non ha più senso rispondere a questo appello in quanto nel 2006 i ricercatori americani hanno scoperto il gene che causa questa rarissima patologia.”
Quindi, anche se non si può definire spam, è bene non reiterare l’appello.
Ricordo a tutti che il solito modo di agire tanto non costa nulla non è per nulla il modo corretto di procedere. In primo luogo non è vero che non costa nulla (ultimamente è stato stimato il peso per inviare un’email in termini di inquinamento, dai 4 ai 50 grammi di Co2), e in secondo luogo questo tipo di email possono avere scopi esattamente opposti a quelli preposti nell’appello.
Ricordate il caso della “Petizione per la bambina Sudafricana”? Ottenne il risultato contrario e chi realmente doveva agire non era in grado di farlo perchè i server furono bloccati da migliaia di richieste. Prima di inoltrare quindi armatevi di 10 minuti del vostro tempo e fate i dovuti controlli. La forza della rete è questa!
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Da parte mia vi ricordo che inoltrare mail che contengono indirizzi mail in chiaro è un suicidio della sicurezza informatica, in quanto
Come spiega Paolo Attivissimo, le catene viaggiano con centinaia di indirizzi di e-mail al seguito. Gli spammer (i pubblicitari-spazzatura di Internet) usano queste catene per raccogliere indirizzi a cui mandare la loro assillante pubblicità più o meno pornografica, virus e compagnia bella. Se partecipate a una catena di sant’Antonio, anche il vostro indirizzo finirà nelle liste degli spammer.
(Infatti questa mattina mi è arrivata una mail con decine di indirizzi in Cc, cosa questa che mi ha permesso di inviare a tutti un post in merito, rigorosamente in Ccn)
Molti worm si propagano per e-mail, e utilizzano gli indirizzi presenti nei messaggi per diffondersi.
Inviare un messaggio con gli indirizzi dei destinatari in chiaro significa quindi esporre tutti i destinatari ad un ulteriore rischio di contagio se uno di loro viene contagiato. Se proprio si vuole inoltrare un appello, almeno usiamo un pò di prudenza e utilizziamo il Bcc: (o Ccn:), oppure una mailing list.
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Il Blog supporta la raccolta di firme per:
Sindrome Fatica Cronica e Una nuova legge contro i pirati della strada
Paoblog.net 
Sono sempre stata contraria a queste ignobili catene di S.Antonio…e continuo ad esserlo.Avverto chi me l’ha mandata….grazie
grazie.
Io l’ho ricevuta questa mattina.
Avverto chi me l’ha mandata. Per fortuna (degli altri) faccio quasi sempre una ricerca prima di inoltrare a miei contatti 😉
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Qui l’articolo – risalente al 2006 – sul NYT: http://www.nytimes.com/2006/05/09/health/09fop.html 😉
Grazie infinite per il disturbo assunto nel avvisare noi, incauti reinviatori di mail, se non mi fosse arrivata da un parente non l’avrei re-inviata, comunque se lo faccio io uso Ccn dopo aver cancellato gli eventuali indirizzi, lasciando un unico indirizzo possibilmente il primo che ha inviato (presumo).
Ancora grazie delle informazioni
Pingback: Le cose che non colsi – 2011/07/18 | tiz@web
Grazie
non è tanto l’attendibilità che manca, si sbaglia anche in buona fede, piuttosto un minimo di attenzione a quel che si fa… oltre che alla scarsa conoscenza del mezzo ovvero della posta elettronica e del web… la vera fregatura è che molti non imparano dai loro errori .. 🙂
ringrazio anch’io di cuore ,sono sempre stata contraria a queste ignobili catene di S.Antonio e ci sono invece cascata perché me le manda una persona che credo attendibile .Grazie
il post è inerente all’appello semi-bufala, non alle condizioni della bambina.
Eventualmente, per avere informazioni in tal senso, sarebbe più ovvio porre la domanda all’ associazione F.O.P. ITALIA
Ciao hai notizie della bambina, se sta facendo una cura e come sta andando? Grazie
Il problema del Ccn è molto più importante di quel che pensino molti e non si limita alle sole Catene…l’altro giorno l’Ufficio paghe dell’associazione cui è iscritta l’azienda ha inviato una mail a numerosi indirizzi in chiaro.
Seccante, verrebbe da dire, per il solito discorso di privacy/sicurezza, se non fosse che uno dei destinatari ha pensato bene di rispondere cliccando su Rispondi a tutti. Così facendo a inviato anche a noi delle osservazioni in ambito fiscale ed a carattere molto personale. Va da sè, ho avvisato l’uno e l’altro, ricordando l’uso per l’appunto dl Ccn, anche se in questo caso sarebbe bastata un minimo d’attenzione, selezionando l’indirizzo a cui rispondere.
Il fatto è che, come per i cellulari, uno impara a fare le cose elementari e non si pone altre domande. Poi scopre che lasciando il blueetooth senza protezione c’è gente che ti entra nel telefono…
Grazie!
Pochi conoscono il ccn ed inoltre molti rispondono lasciando la e mail ricevuta per intero, senza cancellarla, con il risultato di fare un diario di tutte le e mail precedenti.
Bieffe
Grazie, vero è che faccio quel che faccio per piacer mio, ma è piacevole sapere di essere stato utile ad altri … 🙂
Grazie, ho trovato questo blog proprio perchè ho l’abitudine di informarmi sempre prima di inoltrare qualsiasi appello (alla fine non ce n’è mai uno che valga la pena di inoltrare…) ed ho approfittato del Suo testo per informare tutti i destinatari della mail ricevuta.
Spero che siano persone di buon senso, ci spero sempre…
Comunque grazie, non avevo mai pensato di rispondere in ccn ora ho imparato anche questo 😉
Rispondi in Ccn spero 😉
Ho fatto anch’io la stessa cosa: una piccola ricerca e si scoprono le bufale e le spam.
In casi analoghi uso sempre questo metodo,
Inoltre rispondo (a tutti) invitando a non inoltrare ad altri quanto hanno ricevuto