un articolo di Francesca Avalle che leggo su Il Fatto Alimentare
Dopo i frullati, Mulino Bianco ha creato una nuova versione di snack, chiamata Frutta al cucchiaio e proposta in tre versioni: mela, banana e pera; lampone, mirtillo e fragola; pesca e albicocca. Si tratta di purea e pezzi di frutta in coppetta, con tanto di cucchiaino, senza zuccheri, coloranti o conservanti. L’unico arricchimento è costituito dall’aggiunta di vitamina C.
Come per la bottiglietta di frullato, le coppette non devono essere conservate in frigo ma resistono a temperatura ambiente. Si tratta quindi di uno snack particolarmente adatto alla merenda dei bambini.
Perfettamente sincronizzata con le tendenze in atto, Barilla promuove un maggiore consumo di frutta e dichiara che una coppetta è in grado di coprire 1,5 porzioni di vegetali rispetto al fabbisogno giornaliero. In etichetta sono indicate esattamente le quantità dei singoli frutti utilizzati, anche se non è così chiaro quando si tratta di materia prima fresca o surgelata.
E’ interessante notare quanto scritto sull’etichetta laddove si dice che «La frutta viene lavorata “in stagione” durante la campagna e poi conservata sottoforma di frutta, attraverso un processo di surgelazione istantanea (IQF) come puree surgelate o succhi concentrati surgelati. Questi processi garantiscono il mantenimento della frutta nel tempo senza importanti alterazioni dei macronutrienti e delle proprietà organolettiche».
Nel processo industraile si inende anche l’aggiunta di vitamina C. Questo arricchimento è molto diffuso nel caso di prodotti indirizzati ai bambini e ai ragazzi, ed è anche necessario per reintegrare la vitamina che si è persa con la surgelazione e la pastorizzazione.
Più mela e banana che altro
Analizzando la lista degli ingredienti e le grammature utilizzate per confezionare il frullato, si evidenzia subito la prevalenza della mela e della banana.
La brochure già citata offre però una spiegazione: «La mela e la banana, nell’ambito della ricettazione finale rispondono al bisogno di ottenere i frullati più buoni … ».
Davvero questi due frutti migliorano il sapore? Sicuramente rendono il prodotto più denso e sono poco acidi. Tuttavia, anche se la scritta in etichetta dice “frutta al cucchiaio con….” e quindi rispetta la normativa il consumatore si aspetta una presenza maggiore dei frutti fotografati sulla confezione (e non di mela e banana) la cui presenza oscilla dal 28 al 35%.
Altro tasto dolente è il prezzo: con 1,45 euro a coppetta, una merenda di questo tipo diventa piuttosto elitaria. Per di più, il prezzo al kg è paragonabile a quello dei frutti di bosco freschi, ma anche nelle coppette con frutti di bosco, la percentuale di questi frutti è troppo bassa. E comunque la freschezza manca del tutto.
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Ieri avevo le fragole del mio terrazzo, le ciliegie date da un’amica, delle pesche, ho preso un ananas fresco delle mele ed ho fatto una bella macedonia con l’aggiunta di un po’ di mandorle spezzettate del limone ed un po’ di zucchero, l’ho messa in frigo dove si manterrà per qualche giorno, ora mi chiedo è complicata da fare una cosa del genere?
Secondo me no in mezz’ora si fa e si può consumare per qualche giorno. Non vedo la necessità di prendere queste porcherie perché alla fine qualche conservante se pur minimo c’è.
Il problema è che le persone non vogliono perder tempo e non giustifichiamoci col fatto che una lavora, anche mia madre lavorava e ricordo che si preparava il minestrone la sera prima così come i sughi.