un articolo di Maurizio Caprino
I seggiolini per bimbi migliorano sempre più. Certo, l’optimum di fatto non esiste e il 60% dei genitori non si pone il problema di allacciare i propri figli, ma la protezione offerta dai prodotti sul mercato è tale che ben l’83% dei dispositivi provati nell’ultima tornata di test degli Automobile club europei (Scarica Aci test 2011) è stato “promosso”.
C’è chi è stato brillante, chi solo sufficiente, ma in generale è andata bene. E non c’è nemmeno troppo da preoccuparsi per eventuali materiali dannosi di cui è fatto il seggiolino: quest’anno i tester sono stati attenti anche a questo e ne hanno trovato livelli eccessivi solo in sette modelli su 30.
Tutto bene, allora? In Italia, no.
Perché, se cliccate sull’allegato da scaricare qui sopra e osservate la lista dei modelli provati, avrete una sensazione strana: alcune marche non le avrete mai sentite nominare. Come mai?
Il test è europeo e per forza di cose nella scelta dei modelli si fa riferimento soprattutto a ciò che si vende nei principali Paesi, che in materia di seggiolini sono Germania e dintorni.
L’Italia è una piccola provincia, perché noi dei seggiolini ce ne freghiamo.
Quindi ne compriamo pochi e anche i migliori marchi europei non trovano conveniente impegnarsi in forze. Ben ci sta.
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