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Parma, la Barilla, tre caseifici e…un’inceneritore?

Ho ricevuto una lettera dall’amico Marco del Blog La Voce della verità che pubblico con piacere:

Ciao Paolo.

Ho fatto una ricerca sul tuo blog ed ho visto che hai parlato in passato dell’inceneritore che sta sorgendo a Parma. Ti volevo chiedere se potevi inserire questo articolo; è bene infatti che la gente sappia dove sta sorgendo questo inceneritore, ovvero a due passi dalla sede principale della Barilla, nonchè vicino a 3 caseifici dove producono il Parmigiano-Reggiano, nonchè in una zona con molte grandi e piccole aziende in cui lavorano migliaia di operai. A parte che costrire nuovi inceneritori è sempre sbagliato, ma costruirlo in una zona come questa è addirittura scandaloso.

Copio l’inizio dell’articolo del quale suggerisco la lettura integrale, cliccando sul link sopra indicato:

Dopo 97 giorni di stop, il TAR ha comunicato la decisione sulla sospensiva dei lavori al cantiere di Ugozzolo.
Il cantiere verrà riaperto e ci preme attirare l’attenzione dell’opinione pubblica su dove effettivamente verrà costruitoquella che a nostro parere è un’opera evitabile. Negli ultimi mesi molto si è discusso sulla stampa e sul web sui pro e contro dell’inceneritore di Ugozzolo e il dibattito si è infervorato non poco.Non sono tanti però i cittadini di Parma che hanno presente dove è stato deciso di costruire un inceneritore rifiuti da 130.000 tonnellate. In questa pagina web diamo la possibilità a chi ancora non sia andato in pellegrinaggio a Ugozzolo, di capire di che cosa parliamo e di fare mente locale su dove sta crescendo il camino. Esattamente, dove c’è Barilla.

Parafrasando lo slogan dell’azienda orgoglio della nostra terra, vogliamo rendere percepibile e reale, utilizzando anche gli strumenti del mondo virtuale, il fatto che l’inceneritore sta per essere costruito, appunto, dove c’è Barilla.
Il 1° settembre siamo andati sul cavalcavia di via Burla, abbiamo scattato una serie di fotografie per riprendere a 360° l’area circostante e rendere evidente che, a soli 1300 metri da una delle aziende più importanti del nostro Paese, sta per essere messo in funzione un forno inceneritore.
Questo impianto erutterà 144.000 metri cubi all’ora di fumi da combustione contenenti anche diossine, furani e metalli pesanti, per 8 mila ore all’anno.

Una follia. Le tonnellate in più di PM10, il famigerato particolato fine, saranno 3,2, rappresentando solo un bilancio emissivo parziale a cui saranno sottoposti i fortunati 1800 dipendenti del mulino bianco che ogni giorno si recano a lavorare nello stabilimento di Pedrignano.

Quest’area, fortemente antropica e produttiva, è stata considerata, dai miopi redattori del progetto del Paip, “a bassa densità abitativa”. Secondo alcune stime prudenziali accoglie invece, nel solo raggio di 2 km dal camino, quasi 10.000 lavoratori, di aziende grandi, e di aziende piccole (SPIP, Chiesi, Barilla, 3 caseifici del Parmigiano-Reggiano, solo per citarne alcune)….