di Fulvio Ervas
Marcos y Marcos – Pagg. 285 – € 16,00
Il libro: Mentre l’ispettore Stucky si gode i profumi e i colori di Treviso, a Venezia turisti stranieri annegano misteriosamente nei canali e qualcuno scrive lettere anonime al “Gazzettino” contro i “barbari invasori”. Il collega Scarpa da solo non ce la può fare, invoca l’aiuto di Stucky in nome dei vecchi tempi, quando, insieme, pattugliavano la laguna. Stucky sbarca nella Serenissima per scatenare il suo famoso fiuto, ma è estate, ha voglia di fuga, e la passione serpeggia tra le calli: passione corrisposta, trepidante e sensuale, per le pietre millenarie che hanno tutte le risposte, a saper ascoltare; piacere di concedersi due cicchetti a filo d’acqua contemplando un’umanità splendidamente appiedata. Da un abbaino alla Giudecca, Stucky ragiona su indizi, calendari e mappe, sonnecchia vegliato da gatti guerrieri. Chi si cela dietro “l’omo de note”, giustiziere dei canali? Cosa nascondono Morgan e Giovanna d’Arco, teneri sbandati, esperti di disastri e trappole amorose? La strada verso il cuore del mistero come sempre è tortuosa, ma un primo barlume si accende nella notte del Redentore, quando i fuochi d’artificio di centomila barche sfidano il buio dell’universo.
Letto da: Paolo
Opinione personale: In questo libro si perdono Treviso, gli agenti Spreafico e Landrulli e le temibili sorelle, che di fatto sono solo elemanti marginali nella storia che si svolge a Venezia; anche in questo caso il titolo è fuorviante, rispetto alla vicenda, per cui non aspettatevi un cowboy che imperversa per le calli veneziane. Qualche personaggio grottesco, penso per prima alla signora Elena, ma in realtà tutto il libro è meno reale del solito, ma non per questo meno piacevole, anche se rispetto agli altri già letti con l’ispettore Stucky, mi ha catturato meno e la lettura è andata avanti con i suoi tempi, senza quella frenesia di scoprire come va a finire.
Pingback: Un libro: Si fa presto a dire Adriatico | Paoblog