E’ fuori dubbio che un habitueè della sosta in doppia fila e/o sulle ciclabili, possa essere convinto più facilmente dall’alta possibilità di prendere una multa, purchè questo giro di vite non si limiti a qualche settimana, ma continui sino all’educazione completa degli incivili.
Sicuramente in molte zone di Milano parcheggiare è problematico, tuttavia io in 15 anni che uso l’auto (in moto era più semplice parcheggiare 😉 ) ho preso una sola multa di divieto di sosta, peraltro non in doppia fila. Non sono mica speciale,se non c’è posto lo cerco, semplice. Al massimo può capitare (raramente) la fermata (non la sosta), con l’avviso alla moglie: se non mi trovi, vuol dire che rompevo le scatole per cui faccio in giro dell’isolato (e se trovo posto ti chiamo).
Ci sono zone e periodi nei quali impuntarsi ad usare l’auto invece che utilizzare i mezzi pubblici oppure le gambe causa solo stress e perdite di tempo. Così come non l’ha ordinato il dottore di dover parcheggiare esattamente davanti al bar, boutique o scuola dei bambini. Fate due passi a piedi che vi fa pure bene.
Leggo sul sito del Comune:
Ha preso il via il 9 novembre il piano straordinario dell’assessore alla Sicurezza e Coesione Sociale Marco Granelli e del Comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo, nato per affiancarsi al lavoro ordinario sulle soste, con l’obiettivo di contrastare in maniera mirata le irregolarità di parcheggio in alcuni ambiti ritenuti prioritari: doppia fila, linee Atm automobilistiche e tranviarie, passaggi pedonali, piste ciclabili, spazi riservati alle persone disabili, incroci pericolosi.
I dati, per quel che riguarda i primi 7 giorni dall’entrata in vigore del piano, evidenziano l’importanza dell’operazione: 8.683 multe per sosta vietata generica (negli ambiti prioritari), 1.652 per doppia fila, 421 sulle piste ciclabili e 159 su spazi riservati a persone disabili. Un totale di quasi 11mila multe, quindi, comminate solo attraverso gli interventi mirati. Un dato interessante se confrontato con la media settimanale di contravvenzioni determinate dall’attività ordinaria da gennaio a settembre del 2011: 15.986.
In particolare, i dati per doppia fila e piste ciclabili, emersi dalla settimana 9-15 novembre, sono molto significativi se comparati con le medie settimanali dei primi 9 mesi del 2011: con l’attività ordinaria sono state date in media 585 multe a settimana alle auto parcheggiate in doppia fila, mentre ora sono 1.652; per sosta sulle piste ciclabili, invece, erano soltanto 41 le multe date in media alla settimana, a fronte delle 421 scaturite dall’operazione straordinaria di questi giorni.
Quasi triplicate quindi, in una sola settimana, le contravvenzioni per sosta in doppia fila e addirittura decuplicate quelle per parcheggi irregolari sulle piste ciclabili.
“La lotta alla sosta abusiva è per noi una priorità – commenta l’assessore Marco Granelli – soprattutto quando questa diventa un rischio per la sicurezza stradale in generale e, in particolare, per i soggetti che in strada sono più vulnerabili, come pedoni, ciclisti e persone con ridotta mobilità”.
“Inoltre, queste scelte sono essenziali – prosegue l’assessore – anche per far cogliere concretamente la necessità di privilegiare nella nostra città quei mezzi di trasporto che aiutino a diminuire la congestione del traffico: dai mezzi pubblici alle biciclette, da moto e motorino fino alla mobilità pedonale”.
“Comprendiamo appieno – conclude l’assessore alla Sicurezza – il disagio degli automobilisti per la carenza di spazi per la sosta e certamente faremo gli interventi necessari per creare più posti, ma abbiamo una scala di priorità e in cima ci sta il bene comune, prima delle esigenze private”.
I commenti sono chiusi.
Pingback: Salvaiciclisti: messaggi sui pannelli luminosi di Milano « Paoblog
Senza voler generalizzare, mi lascia perplessa la tendenza attuale di molti genitori a voler accompagnare i figli a scuola fino ai 15 anni anche se devono percorrere meno di 300 mt. Capisco che la propaganda sulla ‘sicurezza’ faccia vedere pericoli dietro ogni palo della luce, ma mi chiedo come abbiamo fatto a sopravvivere agli anni’70 (coda del terrorismo, pieno boom dell’eroina)..
eh, sono vecchia, inizio a dire “ai nostri tempi!” 😉