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Una persona su 100 è celiaca…

un articolo di Valeria Nardi che leggo su Il Fatto Alimentare

La celiachia colpisce l’1% della popolazione italiana e ha un’incidenza doppia nelle donne. E’ questo il dato che emerge dalla Relazione 2010 del Ministero della Salutesu una malattia che ormai coinvolge 600 mila persone. Per la prima volta è stato possibile definire un quadro generale con i dati provenienti da tutte le Regioni e dalle Province Autonome.

Il numero dei cittadini intolleranti al glutine è elevato, ma in realtà le persone che si sono sottoposte ai test e sono risultate positive sono solo 122.482. Il dato è sicuramente parziale, per questo motivo il Servizio sanitario nazionale deve sensibilizzare le persone che manifestano i sintomi dell’intolleranza alimentare  a realizzare i test diagnostici.

Da un punto di vista geografico la malattia risulta distribuita in modo omogeneo e il numero delle persone che scoprono di essere celiache è in continuo aumento. La regione che ne ospita di più è la Lombardia con il 15,3% del totale, seguita da Lazio 11,2% e Campania 11%.

Una diagnosi precoce e l’avvio immediato di una dieta priva di glutine possono evitare le complicanze che ne derivano. Da qualche anno i prodotti gluten-free sono acquistabili anche al supermercato (oltre che in farmacia). Sulle confezioni è ben visibile la dicitura “senza glutine” e/o il simbolo dei prodotti privi di glutine, una spiga sbarrata (il  marchio  della spiga è di proprietà dell’Associazione italiana celiaci  eviene concesso su licenza, previa certificazione di SGS che verifica il rispetto di un disciplinare. Esistono in commercio anche prodotti senza la spiga sbarrata che riportano la dicitura “senza glutine” e sono adatti ai celiaci).

Leggi anche questo articolo di Dario Dongo: La Commissione europea ha di recente proposto una drastica riforma delle regole che farebbe venire meno le tutele sinora riconosciute ai celiaci, agli sportivi e a coloro che debbano controllare il peso. Un approccio contestato dai rappresentanti delle categorie vulnerabili di consumatori, insieme a quelle dei produttori, perché le regole stabilite per i cibi comuni sono del tutto inidonee a offrire le garanzie necessarie sulle produzioni e i prodotti.….

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Il libro: Celiachia e dieta mediterranea senza glutine di G. Ferretti e L. Saturni