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L’Efsa promuove 222 diciture salutistiche su 2.500, bocciati il cioccolato “che aiuta a crescere” e…

in sintesi un articolo Agnese Codignola che leggo su Il Fatto Alimentare

Pochi giorni fa l’EFSA ha reso note le nuove autorizzazioni per le diciture (claims) presenti sulle etichette dei prodotti alimentari che attribuiscono un beneficio per la salute. Non sono mancate le sorprese. L’Agenzia  incaricata di esprimersi in merito a oltre 2.500 claims, ha  dato il via libera solo a 222 indicazioni e uno stop a tutti gli altri.

Tra i promossi vi sono i polioli detti anche (polialcoli), utilizzati nelle gomme da masticare perchè  riducono il rischio di carie attraverso la neutralizzazione degli acidi prodotti dai batteri cariogeni, e i prodotti che contengono calcio utili per il normale sviluppo delle ossa dei bambini.

Tra i bocciati e i rimandati (in attesa cioè di ulteriori prove, conferme o smentite) troviamo il cioccolato che non “aiuta a crescere”, il tè nero che non favorisce la concentrazione, la pappa reale che non sempre migliora la vitalità del sistema immunitario, il tè verde che non ha effetti sulla pressione del sangue, il caffè che non influenza gli avvolgimenti del DNA, l’aminoacido taurina presente in molte energy-drink che non migliora le performance intellettuali, la glucosammina che non sembra in grado di aggiustare le cartilagini logorate, e molto altro.

L’EFSA chiamata a esprimersi si è mostrata  severa e, soprattutto, sembra abbia voluto lanciare un messaggio preciso, anche a rischio di risultare eccessivamente rigida.

La sintesi potrebbe essere questa: basta con le virtù terapeutiche non dimostrate attribuite ai cibi e con le distorsioni relative a caratteristiche dei nutrienti che nulla hanno a che vedere con effetti curativi o preventivi (si pensi  alle speculazioni sulle vitamine la cui assunzione  dovrebbe essere correlata a carenze dimostrate).