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Cibo spazzatura: in Inghilterra la pubblicità corre su siti, app, social network. E i bambini ingrassano…

in sintesi un articolo di Maria Teresa Truncellito che leggo su Il Fatto Alimentare

In Gran Bretagna, dove la pubblicità di cibo-spazzatura è vietata durante le trasmissioni televisive rivolte ai bambini, la Children’s Food Campaign  ha realizzato un rapporto sui modi più o meno subdoli utilizzati dai produttori di junk food per reclamizzare i loro articoli ai più giovani. Nell’elenco troviamo: siti internet, personaggi dei cartoon, gadget, applicazioni per smartphone, suonerie, giochini elettronici e fanpage sui social network.

Nell’ambito di questa attività di denuncia, la campagna ha portato di fronte all’Advertising Standards Authority  alcuni grandi marchi di snack e bibite per pubblicità ingannevole sulla quantità di zucchero contenuto nei loro prodotti molto amati dai bambini.

In un sondaggio effettuato dalla Children’s Food Campaign su 1000 persone, Chupa Chups è stato votato come il peggiore marchio per un video sul suo sito nel quale lascia intendere che i leccalecca gialli sono fatti unicamente con succo di limone.

In realtà i leccalecca  ne contengono solo il 3 %, mentre gli ingredienti principali sono zucchero e sciroppo di glucosio, come per altro dichiarato in etichetta.

Il secondo posto se lo è “meritato” la British Soft Drinks Association che nel suo sito dice che “può essere necessario aggiungere piccole quantità di zucchero ai succhi di frutta” perché “i capricci del clima e la riduzione delle giornate di sole possono influenzare il raccolto”, frase che è stata definita dalla Children’s Food Campaign in evidente “malafede”.

In terza posizione troviamo le bibite Britvic secondo cui “i dentisti ritengono il problema della salivazione insufficiente, un effetto collaterale in chi non beve abbastanza durante la giornata, e di conseguenza  una delle principali cause della carie”. Il messaggio però non dice che le bibite dolci contengono zucchero e sono spesso acide, e quindi sono un alimento che può causare sicuramente danni ai denti…

Coca-Cola, proprietaria del marchio Glaceau Vitaminwater,   presenta on line i suoi prodotti comeuna gamma di’ acque minerali con succo di frutta, arricchite con vitamine e sali minerali”. Ma Children’s Food Campaign sottolinea che solo tre degli otto prodotti della gamma contengono frutta, o meglio concentrato di frutta.

Ultima della lista Nutella, denunciata all’ASA all’inizio del 2011 per uno spot televisivo che, promuovendone il consumo quotidiano a colazione, menzionava il contenuto di nocciole, ma non quello di zucchero, che invece è il primo ingrediente sull’etichetta. Ma l’Asa, al termine dell’istruttoria, ha ritenuto corretti i messaggi e ha “assolto” Nutella.

Come hanno reagito gli “imputati”?

La British Soft Drinks Association ha respinto le accuse, affermando che la Children’s Food Campaign «travisa le informazioni» sul suo sito. Chupa Chups si è rifiutata di commentare; Coca-Cola ha detto che la descrizione di Glaceau non era corretta ed è stata rimossa. Nessun commento  da Britvic e Ferrero.

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