un articolo di Francesca Avalle che leggo su Il Fatto Alimentare
Findus lancia la nuova linea di surgelati: “A Regola d’Arte”. I primi due prodotti sono i Filetti di branzino all’acqua pazza e i Filetti di salmone con limone e rosmarino. Sono esposti nel banco surgelati di supermercati e ipermercati da poche settimane.
Rispetto alle confezioni di pesce tradizionali Findus, il packaging presenta delle novità. Viene utilizzato uno sfondo scuro, su cui risaltano eleganti scritte dorate. In questo modo si vuole sottolineare l’elemento distintivo del prodotto che riguarda principalmente la cottura. Infatti siamo di fronte a un prodotto classificato dall’azienda come piatto pronto, ovvero pesce crudo condito, da consumarsi previa cottura. Ma i tempi di preparazione sono abbastanza lunghi: si tratta di 20 minuti in forno che risultano forse troppi se paragonati ai 5 minuti dei bastoncini o ai 6 minuti per la platessa alla mugnaia in padella.
Findus ci dice che si tratta di un secondo piatto con una grossa novità per chi prepara il pasto: il prodotto non sporca. Sì avete capito bene, il pesce è confezionato in un cartoccio in grado di trattenere meglio anche il sapore. Le modalità d’uso riportate sull’etichetta ricordano che “Non tocchi il pesce, non c’è nulla da preparare, teglia e forno non si sporcano e non rimangono cattivi odori in cucina!”.
Si può parlare di una svolta nel livello di servizio, paragonabile a quella delle cialde del caffè. Le macchinette per l’espresso domestico sono passate dalle cialde di carta a quelle in plastica che finiscono dirette nel cassettino dei rifiuti, anche per una questione di praticità: così non ci si sporcano le mani, il piano della cucina rimane pulito ed è tutto semplificato (tranne il rapporto con l’ambiente!). Altri esempi si possono trovare tra i nuovi prodotti.
Tornando al pesce Findus “A Regola d’Arte”, la singola porzione si presenta in un sorta di cartoccio, da mettere in forno, meglio se ventilato (in quello tradizionale occorrono 5 minuti in più a una temperatura leggermente elevata). Non si può cuocere in forno a gas e in quello a microonde. Un’attenzione particolare bisogna prestarla al momento del taglio della busta per permettere la fuoriuscita del vapore.
I consigli sono profusi in abbondanza, un po’ come se il consumatore non sapesse come funziona la cottura degli alimenti in forno e soprattutto non immaginasse che il calore scotta! Le informazioni sono importanti ma un po’ di ironia non guasta.
Dal punto di vista nutrizionale e degli ingredienti non ci sono particolari segnalazioni; è un prodotto naturalmente proteico con ingredienti piuttosto semplici.
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Il prezzo è decisamente più elevato rispetto al prodotto fresco, ma se si fa il confronto nell’ambito dei surgelati, le differenze sono poco significative. Le considerazioni al momento dell’acquisto vanno fatte in funzione della porzione: 3 euro per una pietanza a base di pesce possono andare bene se si è single o in coppia, ma per una famiglia media iniziano ad essere un importo dispendioso.