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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Esperienza è (anche) fare un passo indietro

Sabato scorso ho sentito della valanga che ha travolto Principe olandese Johan (al momento in gravi condizioni) definito sciatore esperto.

Leggendo i dettagli, scopro che Il principe aveva da poco abbandonato le piste battute per avventurarsi con un amico per una discesa sulla neve fresca.

Il principe ed i suoi tre amici  erano usciti fuoripista nonostante l’alto pericolo valanghe della zona: secondo i bollettini, il rischio era di grado 4, forte, su una scala di 5.

Hanno sbagliato ad uscire in quelle condizioniha dichiarato il sindaco di Lech, Ludwig Muxel, alla stampa austriaca – ma sono stati fortunati perché i soccorsi sono giunti in fretta.

Io da un sciatore esperto, mi aspetto molto più buonsenso…

°°°

Tempo fa ho visto in tv l’alpinista Simone Moro che ribadiva un concetto molto semplice: la rinuncia non è da sfigati, è da virtuosi…

In questi giorni Moro ed i suoi compagni  sono stati costretti ad abbandonare la scalata al Nanga Parbat; ecco che cosa scrive sul suo sito in merito a questa decisione:

L’invernale al Nanga è rimandata, sicuramente qualcuno prima o poi la salirà questa montagna nella stagione fredda. Magari saremo ancora noi tutti qua a riprovarla. Noi con i muscoli, voi con la passione e il tifo.
Torniamo a casa senza cima, ma con la consapevolezza che l’alpinismo raccontato per quello che è, senza eccessi e senza enfasi, senza lotte ed eroismi anacronistici, può ancora interessare un pubblico non solo di specialisti. L’alpinismo non è solo per una élite, né per una club ristretto.
Può essere argomento e materia di gente anche normale, anche sensibile alla vertigine. Bisogna però comunicarlo, raccontarlo, e questa è la responsabilità, e la colpa, che ci siamo presi…
Grazie ancora per essere stati in tenda con noi e nei nostri pensieri.
 
Simone Moro, Denis Urubko, Matteo Zanga

Un commento su “Esperienza è (anche) fare un passo indietro

  1. Poppea
    21 febbraio 2012

    E’ banale ma come si dice “chi è causa del suo mal pianga se stesso” Penso che si possano praticare anche sports estremi ma sempre in sicurezza

I commenti sono chiusi.

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