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Olio extra vergine a prezzi stracciati: come scegliere nella giungla dei listini

in sintesi un articolo di Valeria Nardi che leggo su Il Fatto Alimentare e grazie al quale ho scoperto di essere un consumatore di nicchia.

Sarà, tuttavia considerando che non consumiamo una bottiglia d’olio alla settimana (in realtà 1 al mese) , resto dell’idea che sia meglio acquistare un prodotto di alta qualità.

°°°

Può un litro di olio extra vergine d’oliva costare 2,59 € e non essere il frutto di sofisticazioni, adulterazioni o frodi?

Per il settimanale Teatro Naturale la risposta è affermativa, come dimostra il giornalista Alberto Grimelli dopo un’accurata indagine.

Prima di addentrarsi nei meandri dei calcoli va detto che i prezzi molto bassi e i numerosi allarmi degli ultimi anni sulla qualità dell’olio d’oliva, hanno creato nel consumatore una certa diffidenza verso il prodotto e verso l’industria olearia, accusata di miscelare con troppa disinvoltura partite di diversa provenienza.

Questa sfiducia è supportata dalla presenza sugli scaffali dei supermercati, di bottiglie vendute a prezzi incredibili, difficilmente giustificabili per un prodotto considerato il fiore all’occhiello del Made in Italy.

Secondo Grimelli l’olio venduto in offerta non è necessariamente l’esito di frodi e sofisticazioni da parte delle grandi industrie, quanto piuttosto il frutto della loro abilità a sfruttare «le pieghe dei regolamenti, arrivando ai limiti, senza oltrepassarli o senza che possa essere provato che questi siano stati oltrepassati». 

L’analisi dei costi di produzione e commercializzazione dell’olio extra vergine proposta da Grimelli si basa su dati raccolti tra gli operatori del settore.

Nello studio, le marche di olio o che si trovano sugli scaffali dei supermercati sono suddivise in tre gruppi.

Prezzo all’ingrosso €/l Costi produzione €/l Costo complessivo €/l Prezzo al supermercato €/l Margine dell’industria

€/l

in offerta non in offerta
1,73 0,62 2,35 2,6   Nessuno
2,16 0,74 2,9 3,0 (A) 4,0 (B) (A) -0,46

(B) 0,4

2,81 1,19 4,0 4,0 (A) 6,0 (B) (A) -0,83

(B) 0,77

Prima di esaminare i prezzi e le voci di spesa va detto che il 40% dell’extra vergine venduto nei supermercati è acquistato in promozione a prezzi stracciati. Le aziende, sui lotti in promozione, non hanno margine di guadagno, oppure vendono in perdita.

La prima categoria di olio si compra nei supermercati in promozione a circa 2,60 €/l, e viene pubblicizzata  nei volantini recapitati nelle caselle delle lettere.

La seconda fascia comprende oli venduti ad un prezzo variabile da 3,0 €/l  (quando sono in promozione) sino a 4,0 € /l a prezzo pieno. Stiamo parlando della fetta più consistente del mercato che rappresenta il 70% circa. L’olio è ottenuto da miscele di oli comunitari e di altri Paesi, ha una qualità  “standard”,  e un gusto costante perché la miscela è composta da oli dello stesso cultivar.

La terza categoria rappresenta il 20-25% del mercato e viene venduto a un prezzo variabile da 4,0 €, (in promozione), fino a 6,0 € a prezzo pieno. Si tratta di olio di ottima qualità, con un profilo chimico e organolettico inappuntabile e si stima che la metà sia olio Made in Italy.

Esiste anche un quarto gruppo (non presente in tabella) e comprende gli oli di alta gamma, spesso di nicchia, che costano più di 6 euro al litro.

Gli olivicoltori non sono soddisfatti di questi prezzi perchè il lavoro non viene sufficientemente remunerato. L’ideale sarebbe raggiungere come prezzo all’ingrosso 4,0 €/litro, ma questo vuol dire trovare sullo scaffale bottiglie che arrivano a 8,4 € (ridotti a 6,0 in offerta).

Si tratta di un’ipotesi poco percorribile, perché di fronte a prezzi così elevati i supermercati si sentirebbero autorizzati ad aumentare le offerte, arrivando al paradosso che metà dell’olio extra vergine verrebbe venduto in promozione, con ricadute negative per le aziende olearie.

Secondo Grimelli il mercato di nicchia degli oli di alta gamma venduti a più di 6,0 € al litro andrebbe costruito e ampliato, perché una fetta di consumatori è disposta a comprarlo alternandolo o affiancandolo a quello di prezzo inferiore.

Le reazioni a quest’inchiesta sono state diverse. Gli olivicoltori hanno manifestato sorpresa e sconcerto nel leggere questi dati, mentre il mondo dell’industria ha fatto alcune precisazioni riferite a specifiche realtà e a prezzi particolari, senza però contestare i risultati.

La conclusione di Grimelli è che serve un cambiamento di prospettiva da parte di tutti gli attori della filiera. I piccoli produttori devono investire in comunicazione e marketing. Da un lato occorre permettere al consumatore di conoscere meglio il prodotto e imparare ad apprezzarne le caratteristiche. Dall’altro le aziende devono creare prodotti in grado di soddisfare le esigenze.

 

 

 

3 commenti su “Olio extra vergine a prezzi stracciati: come scegliere nella giungla dei listini

  1. Alice
    29 marzo 2012
    Avatar di Alice

    Scusate ma possono coesistere le due scritte:-miscela di oli comunitari- e -100%italiano- ? Mi è capitato di vedere prodotti con entrambe le scritte….

  2. Angelo
    10 marzo 2012
    Avatar di Angelo

    In questo articolo http://compost.altervista.org/costo-olio-extravegine-doliva/ sono riportati gli effettivi costi di produzione dell’olio extravergine d’oliva. Un costo minore può significare solo due cose: materia prima non di qualità, o prodotto sottopagato ai produttori (ma più spesso è la prima, lo dico per esperienza). 7€ al litro non è tanto. Se poi parliamo di DOP e simili i prezzi salgono parecchio.

  3. veronica
    27 febbraio 2012
    Avatar di veronica

    Io vado sulla qualità e non sul prezzo!
    volete mettere un Olio genuino e frizzantino (con un prezzo più alto) con uno con qualità più scadente ma con prezzo basso.
    io preferisco il primo!
    Uno dei miei preferiti è Il Laudemio. So che i loro metodi di produzione sono quelli ancora antichi, quindi l’Olio che ne esce fuori è davvero particolare, dal sapore unico!

I commenti sono chiusi.

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Questa voce è stata pubblicata il 27 febbraio 2012 da in Alimentazione, Cucina & Ristoranti, Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico con tag , , , .