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Le regole da seguire per ridurre la propria impronta idrica

in sintesi un articolo di Valeria Nardi che leggo su Il Fatto Alimentare

L’acqua. Che si tratti di un bene sempre più prezioso ormai lo sanno tutti, anche perché l’acqua dolce rappresenta solo il 2% di quella a disposizione sul pianeta. Ma capire come viene utilizzata questa risorsa non è facile. Per questo è stato ideato un indicatore che contabilizza il consumo idrico riferito sia all’acqua che esce dai rubinetti e che utilizziamo tutti i giorni sia quella destinata alla produzione di alimenti e prodotti.

Questo indicatore si chiama “water footprint” (impronta dell’acqua) e serve per calcolare il volume annuo di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi. Il calcolo può essere riferito alla persona singola, oppure a una comunità o a un’impresa. Si tratta di un metodo che valuta il livello di sostenibilità delle nostre abitudini e soprattutto dei nostri acquisti.

L’impronta idrica di un vegetariano corrisponde a 1.500/2.600 litri, contro i 3.000/5.000 litri di una persona con un’alimentazione a base di carne.

Il motivo di questa disparità è che la filiera della carne e dei derivati richiede una quantità maggiore di acqua, soprattutto per produrre foraggio. È quindi molto più vantaggioso, dal punto di vista delle risorse idriche ottenere calorie, proteine e grassi direttamente dai vegetali.

Per aiutare i consumatori a ridurre l’impronta idrica, alcune organizzazioni hanno messo a disposizione sui siti internet dei calcolatori in grado di valutare i consumi alimentari (e non solo) e di migliorarli.

La più nota è la piattaforma Water Footprint network che dispone di due calcolatori, uno veloce, e uno approfondito che analizza i numerosi aspetti della quotidianità. Sul sito del Wwf si trova una versione animata, più semplice da utilizzare e in chiave “nostrana”, in cui sono inseriti cibi tipici della cucina italiana, come pizza, pasta, formaggio Parmigiano e mozzarella.

L’organizzazione fornisce anche una lista con 10 suggerimenti per un’alimentazione “eco”, a minore impatto ambientale:

1. Acquista prodotti locali

2. Scegli frutta e insalata “di stagione”

3. Riduci il consumo di carne

4. Evita il pesce appartenente a specie sovrasfruttate

5. Privilegia i prodotti biologici

6. Riduci gli sprechi

7. Acquista prodotti con poco imballaggio

8. Riduci il consumi di cibi eccessivamente elaborati

9. Bevi acqua del rubinetto

10. Evita gli sprechi anche ai fornelli

Un commento su “Le regole da seguire per ridurre la propria impronta idrica

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