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Troppe calorie nelle maxi porzioni servite in ristoranti e fast-food. Bisogna dire basta

in sintesi un articolo di Valentina Murelli che leggo su Il Fatto Alimentare

È guerra alle porzioni esagerate di cibi e bevande, accusate dagli esperti di sanità pubblica di essere una delle cause di obesità e sovrappeso.

Quando si parla di chili di troppo ci sono diversi fattori da esaminare, ma una cosa è certa: concedersi regolarmente porzioni maxi di pizza, hamburger o bibite aumenta il rischio di ingrassare.

Scegliere una porzione più grande significa assumere più calorie, perché quando il piatto è pieno si mangia di più. È un’associazione che tutti conosciamo, ma non sempre si è consapevoli, anche perché le porzioni esagerate hanno il “potere” di far sottostimare quanto si ingerisce davvero.

Lo racconta bene Marion Nestle, docente alla New York University e considerata una tra i massimi esperti di nutrizione, nella rubrica Nutrionist’s Notebook inaugurata da poco sul giornale studentesco “Washington Square News”.

Qualche anno fa, una sua collaboratrice ha chiesto agli studenti di indovinare il numero di calorie contenute in un bicchiere piccolo di Coca Cola alla spina, e nel bicchiere più grande a disposizione (8 volte più capiente).

La studiosa si aspettava che per il bicchiere grande gli studenti moltiplicassero per 8 il valore delle calorie, ma non è andata così. Gli studenti moltiplicavano il valore al  massimo per 3, ritenendo impossibile che una bevanda contenesse tutte quelle calorie.

Alla luce dei risultati Nestle conclude dicendo che «Se potessi insegnare una sola cosa sulla nutrizione, spiegherei  agli studenti quante calorie in più contengono le porzioni maxi».

«Mi piacerebbe che i proprietari di ristoranti applicassero uno sconto  alle porzioni più piccole, ma non c’è verso», scrive Nestle. «Dicono che un’iniziativa del genere li butterebbe fuori dal mercato».

Il primo passo nella lotta contro maxi-piatti e maxi-bicchieri deve quindi partire dai consumatori. Se si mangia fuori casa meglio puntare sugli antipasti piuttosto che su piatti completi, ordinare le porzioni più piccole e dividere con gli amici quelle extra-large.

Il problema non è solo americano. Di porzioni eccessive e della necessità di ridurle si è parlato anche in un workshop tenuto lo scorso settembre al Joint Research Centre (braccio scientifico e tecnico dell’Unione europea) di Ispra, sul lago Maggiore.

 

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Questa voce è stata pubblicata il 30 marzo 2012 da in Consumatori & Utenti con tag , , , .