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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Gli imballaggi attivi e intelligenti prolungano la durata e migliorano la conservazione

in sintesi un articolo di Luca Foltran e Roberto La Pira che leggo su il Fatto Alimentare

Le novità destinate a rivoluzionare il settore alimentare nel prossimo futuro riguarderanno sempre di più il contenitore e non il contenuto. I nuovi imballaggi definiti attivi e intelligenti sono in grado di garantire meglio la tracciabilità dei cibi e di migliorarne la conservazione.

Questa realtà è ancora  poco percepita dai consumatori, perché i nuovi imballaggi interagiscono direttamente con l’alimento in modo discreto, senza rivoluzionare la forma e il colore.

Stiamo parlando delle atmosfere modificate che consentono di prolungare la scadenza, di nuovi materiali in grado di assorbire cattivi odori e di rilasciare sostanze per contrastare l’azione dei microrganismi.

Alcune confezioni assorbono l’ossigeno oppure indicano il livello di maturazione della frutta. Si tratta di sistemi poco conosciuti in Italia e che in Europa incontrano qualche difficoltà anche a causa della scarsa informazione. Sono invece diffusi in Giappone e in Usa.

Imballaggi attivi 

Foglietti assorbenti: si presentano sotto forma di materiale in grado di assorbire il liquido che  si libera dalla carne o dal  pesce fresco confezionato in vaschette.

Bustine di ossigeno: a forma di piccolo sacchetto, sequestrano il gas presente nella confezione per rallentare la crescita dei microrganismi e ridurre le alterazioni.

Etilene: questo gas è un ormone naturale prodotto dalla frutta durante la maturazione. Sequestrando il gas all’interno dei magazzini dove si conserva la frutta oppure si riesce a rallentare per mesi la maturazione. Questo sistema si usa soprattutto per la frutta (mele, pere, kiwi…) .

Imballaggi che rilasciano aromi, enzimi, antiossidanti e antimicrobici permettono di evitare la crescita di microrganismi patogeni e di altri che favoriscono la deperibilità. Queste sostanze possono essere utilizzate negli imballaggi solo se sono già autorizzate dall’Unione Europea come additivi alimentari.

Imballi intelligenti

Si tratta di indicatori di tempo-temperatura (TTI) situati all’eterno della confezione che segnalano quando una temperatura prefissata viene superata per troppo tempo, come nel caso dei prodotti surgelati compromettendo la conservazione.

Gli indicatori di maturazione della frutta, evidenziano lo sviluppo di microbi e riconoscono alcuni batteri patogeni.

Esistono altri tipi di imballaggi molto più funzionali che però non rientrano in queste categorie, come ad esempio le lattine autorefrigeranti e quelle autoriscaldanti …

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