un articolo di Roberto La Pira che leggo su Il Fatto Alimentare
L’aspartame è davvero pericoloso?
La domanda sorge spontanea, dopo avere visto domenica 29 aprile Report, il programma Rai di Milena Gabanelli dedicato a questo argomento.
Il servizio sottolinea che quando si assumono dosi elevate di aspartame ci possono essere rischi seri per la salute. Attenzione però, per superare i livelli massimi* un bambino di 30 kg dovrebbe consumare ogni giorno: 4 lattine di bibite a zero calorie, 2 yogurt, 2 merendine “light” e 10 caramelle o gomme da masticare! Per un adulto le porzioni raddoppiano vuol dire: 8 lattine, 4 merendine, 4 yogurt…
Report suggerisce che il valore massimo sia forse stato approvato esaminando documenti scientifici forniti dal produttore e contesta questa procedura. I dubbi sono avvallati dall’Istituto di ricerche oncologiche Ramazzini di Bologna che, secondo i risultati uno studio condotto sull’insorgenza dei tumori, dimezzerebbe la soglia limite di consumo di questo edulcorante.
Tutto ciò nel programma è detto, ma il risultato finale è che molti spettatori dopo avere spento il televisore sono convinti di utilizzare un prodotto un po’ cancerogeno. Forse l’intervista ad un tossicologo avrebbe tranquillizzato milioni di persone, che usano la bustina di aspartame per dolcificare il caffè, il tè o che bevono ogni tanto una bibita dietetica.
Anche ipotizzando che sulla base delle nuove ricerche si dimezzino le dosi, un adulto ogni giorno dovrebbe bere 2 lattine, mangiare due yogurt e assumere 5 caffè per arrivare al limite massimo. Il problema vero è che i nutrizionisti sconsigliano le bibite e prodotti con edulcoranti perché non aiutano a dimagrire.
Bisogna invece educare le persone a mangiare meno dolci, a non zuccherare: latte, tè, caffè e a non bere bibite a zero calorie, se non in occasioni speciali. Questo è il vero motivo per cui non conviene usare i dolcificanti.
* La dose giornaliera accettabile corrisponde a 40 mg/kg di peso corporeo.