Pur ringraziando il Ministro per questa richiesta sospensiva, resta il fatto che il Sistri si è dimostrato fallimentare ancor prima di partire, e pure fonte di inchieste della magistratura, (leggi anche questi articoli del Sole24ore e di Repubblica) mi chiedo anche se il Ministero sia intenzionato a restituire alle aziende quanto pagato perl’iscrizione annuale obbligatoria ad un sistema che di fatto non va.
Si, lo so, ho detto una battuta degna del miglior Zelig 😀 tuttavia per quel che ci riguarda nel 2010 abbiamo speso circa 70 € per la pratica gestita dall’associazione di categoria, poi 120 € per iscriversi al Sistema che non funziona ed altri 60 € nel 2011 e via così…
Notare che la mancata iscrizione al Sistema prevedeva sanzioni folli, sino a 100.000 €, ma notare che se non ci fossimo iscritti, ora non succederebbe niente.
Leggevo nel 2010: Entro il 12 agosto 2010 il Sistri avrebbe dovuto essere a regime. Gigantesca illusione. Proroga di 30 giorni. Ma il sistema non funziona. Poche ore prima di mettere fuorilegge centinaia di migliaia di imprese, una nuova proroga. Ma il sistema che non funziona è lo stesso. Anche i test e le prove che andrebbero fatti prima di firmare i decreti, in realtà iniziano a decreti già firmati.
Che siano politici, tecnici o superesperti, è possibile che la maggior parte delle pensate di lor signori si trasformi solo in una fonte di spesa (inutile) per aziende e cittadini? Forse dipende dal fatto che chi legifera non ha mai lavorato sul campo in prima persona?
Incompetenti ed improvvisati…
Oggi leggo su Rinnovabili che: Le normative europee e nazionali invitano, viste le necessità, ad adottare e quindi dotarsi di un valido sistema di tracciabilità dei rifiuti. A causa della situazione critica però il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha proposto al CdM la sospensione del Sistriper verificarne la funzionalità e garantire al paese un servizio in regola e funzionale.
Il Sistri, Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, oltre a seguirne l’intera filiera, lotta contro l’illegalità che spesso caratterizza la gestione dei rifiuti speciali.
Per valutare il corretto funzionamento del sistema Clini ne ha momentaneamente chiesta la sospensione spinto anche dalle segnalazioni del DIGITPA (Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione) perplesso sulla funzionalità del sistema.
Il risultato delle indagini svolte da DIGITPA su richiesta del Dicastero stesso, consegnate a metà maggio, hanno portato il Minambiente ad interrompere la messa in funzione del sistema.
Nato nel 2009 il sistema di tracciabilità sarebbe dovuto entrare in funzione il 1° luglio prossimo.
“Il periodo di sospensione sarà necessario per chiarire tutti gli aspetti relativi al SISTRI, e verificare definitivamente se il sistema funziona, se deve essere modificato o sostituito, entro al più tardi il 30 giugno 2013. Perché in ogni caso è necessario avere a disposizione un sistema efficiente per la tracciabilità dei rifiuti” si legge nel comunicato stampa diffuso dal Ministero.
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