in sintesi un articolo che leggo sul Blog di Maurizio Caprino
Stralciato l’omicidio stradale, il disegno di legge delega sulla (ulteriore) riforma del Codice della strada ha ripreso a camminare: come ho segnalato la settimana scorsa sul Sole 24 Ore, in commissione Trasporti della Camera si è arrivati all’accordo su un testo-base delle future discussioni (Scarica Testo unificato riforma stradale).
Una delle cose interessanti del nuovo testo è che tra i criteri di delega c’è anche un riordino delle competenze stradali dei vari corpi di polizia. In effetti ci vuole.
Non solo perché gradualmente si è arrivati a dare poteri un pò a tutti: pensate che hanno la qualifica di agenti di polizia stradale (e quindi possono fare controlli e multe come tutti) anche gli uomini della Penitenziaria, che avevano premuto per averla solo per poter far rimuovere le auto sospette lasciate vicino alle mura delle carceri e per punire chi li intralcia mentre scortano a sirene spiegate un detenuto in tribunale.
Il riordino, auspicabilmente, dovrebbe sanare anche ben altri paradossi. Come quello dei vigili che fanno tutto tranne che i vigili, lasciando il campo ad altri corpi “insospettabili”.
Nell’ambiente, si racconta che in qualche parte d’Italia perfino il personale del Corpo forestale dello Stato si sta addestrando all’uso del Telelaser.
Lo scopo è stangare i motociclisti che nel weekend sciamano su certe belle strade con curve trasformandole in un percorso di gara aperto al traffico. Lodevole iniziativa…ma per fare queste cose non ci sono già vigili e stradalini?
Escludendo questi ultimi che sono pochi e spesso concentrati sulle autostrade, restano i vigili. Che però spesso vengono chiamati dai sindaci-sceriffi a svolgere varie altre mansioni, tra cui quelle di ordine pubblico. O, magari, di vigilanza in campagna (e la Forestale?).
Insomma, un bel rimescolamento di carte, dove chi dovrebbe fare una cosa ne fa un’altra e si spendono soldi per fargliela imparare. Chissà se i maghi della spending review se ne sono accorti.