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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Golden gate

Nel 1984 Vikram Seth, giovane e brillante economista, conquistato dalla lettura dell’Evgenij Onegin, decide di interrompere la sua carriera e scrive un romanzo in versi ispirato all’opera di Puskin, ambientato a San Francisco nell’epoca dei chip, dei ristoranti cinesi, della nuova corsa al nucleare.

590 sonetti in rima che compongono una gioiosa commedia umana, fatta di commoventi passioni, divertenti ritratti della generazione dei trentenni, e uno spaccato perfetto dei conflitti morali, religiosi, sessuali, etnici del nostro piccolo mondo globale.

Ma “Golden Gate” è anche altro: un’appassionante saga famigliare, un affresco corale di personaggi fragili e sinceri che conquistano e, soprattutto, un’accorata riflessione sul futuro del nostro pianeta, un canto che rende grazie alla bellezza della natura, un inno alla città multiculturale per eccellenza.

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Questa voce è stata pubblicata il 26 luglio 2012 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , .