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Faccio il tassista e la cintura mi rende nervoso

di Maurizio Caprino

I passeggeri, arrivati col volo serale, erano esperti di sicurezza stradale. Ma il tassista non poteva saperlo. Ed era pure ansioso. Di quell’ansia che ha indotto i passeggeri a pensare che gli fosse appena successo qualcosa di grave.

Subito si è capito che questo qualcosa era lo smarrimento di un oggetto importante: prima di avviarsi dall’aeroporto all’albergo che avrebbe ospitato i passeggeri, il tassista aveva perso un minuto abbondante a cercare negli anfratti dell’abitacolo. Niente.

Così, alla prima occasione utile, lo sventurato ha ricominciato la ricerca, nella speranza che nel frattempo le frenate e le accelerazioni avessero spostato il prezioso oggetto in una posizione visibile.

Ancora un po’ e la tenacia è stata premiata: il tassista ha calato la mano sulla moquette e ha sollevato…la fibbia di una cintura di sicurezza. Sì, la cosiddetta “supposta”, da inserire nell’attacco per far tacere il cicalino di allarme cinture non allacciate.

Nulla di nuovo: è un trucco di cui abbiamo iniziato a parlare anni fa, quando le case automobilistiche hanno cominciato ad aderire alle raccomandazioni europee che premevano per far incrementare l’uso delle cinture.

Ma il fatto che la “supposta” diventi addirittura una fonte d’ansia in un professionista della guida è grave.

Non intendo generalizzare, perché fa male a chi ha professionalità (fosse anche uno solo, va tutelato) e perché non voglio aprire le polemiche aspre che avemmo su questo blog con la categoria dei tassisti giusto un anno fa, quando commentai gli sconfortanti risultati dell’indagine Eurotest su di loro. Però resta la gravità dell’episodio.

Tanto più che il tragitto aeroporto-albergo (non cito la città, non è rilevante) fatto di sera non è proprio il percorso breve fatto a bassissima velocità che i tassisti citano come loro condizione tipica di lavoro quando chiedono di cambiare il Codice della strada per essere esentati dall’obbligo di allacciarsi.

° ° °

Inizialmente avevo preparato due righe da scrivere direttamente sul Blog di Caprino, poi mi sono trattenuto, perchè le polemiche infinite con tassisti o vigili, che vedono qualsiasi critica come “un attacco ingiustificato alla categoria” mi fanno veramente girare le cosiddette.

Il fatto è che di fronte alla malafede non riesco a trattenere le mani dallo scrivere e ribattere.. il che alla fine non serve a nulla e lo si è visto sempre nello stesso post.

comunque sia…

Sempre senza generalizzare, resta il fatto che ancor oggi molti “normali” automobilisti girano senza cinture, (tralasciamo i passeggeri posteriori ed i bambini liberi sui sedili oppure in braccio alle mamme), poi abbiamo la maggior parte di vigili (esclusi due che vedo a Settimo Mil.se), carabinieri e polizia…perchè non i tassisti?

(ed il post “Pregasi allacciare le cinture sul taxi” di Francesco, da Roma, va a supporto del post di Caprino)

Che poi, ad onor del vero, qualche tassista a Milano con le cinture lo vedo, ma in compenso non ho mai visto gli appartenenti delle F.d.O. allacciarsi…

D’altro canto l’atteggiamento dell’operatore del 118 o dei VVFF, che di gente impastata sul parabrezza ne vedranno, dimostra che neanche l’esperienza diretta serve a qualcosa…

° ° °

Questo video pubblicato da SicurAuto (leggi l’articolo)  dovrebbe chiarire una volta per tutte i rischi che si corrono non allacciando e quelli che facciamo correre agli altri, in quanto la possibilità di scontrarsi contro il sedile del guidatore è molto concreta.

In quel caso il conducente, anche se correttamente allacciato, può subire danni gravissimi (non ripagati dall’assicurazione) proprio a causa della deformazione del sedile indotta dallo scontro col passeggero posteriore.