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Paese che vai, Nutella che trovi

un articolo di Valeria Nardi che leggo su Il Fatto Alimentare

Può sembrare strano, ma quando si parla di porzioni di Nutella, la quantità di crema alla nocciola della Ferrero da spalmare sul pane cambia in relazione alla latitudine.

Sul sito americano la porzione consigliata dalla tabella nutrizionale indica due cucchiai da tavola (2 tbsp) pari a 37 gr., che apportano 200 kcal. Su quello italiano però i valori sono molto diversi, la porzione consigliata è di 15 gr. (meno della metà), per cui il contributo calorico complessivo ammonta a 81 kcal.

Com’è possibile una diversità così notevole? Perché l’azienda di Alba consiglia a un americano di mangiare più del doppio della crema rispetto a un italiano?

Abbiamo interrogato la Ferrero che ci ha prontamente risposto:  “I diversi “servings” che compaiono sulle etichette, variano in base ai criteri fissati per la loro determinazione dalla normativa nel paese di commercializzazione del prodotto”.

In altre parole vuol dire che le dosi in etichetta devono adeguarsi alle normative presenti nei diversi Stati. È probabile che negli Usa esista un regolamento riferito anche alle creme spalmabili che considera come singola dose i due cucchiai da tavola.

Questa non vale però in altri Paesi come l’Italia, dove in assenza di riferimenti precisi su cosa si debba intendere per porzione, ogni azienda decide autonomamente sulla base delle caratteristiche del prodotto.

Facendo qualche ricerca abbiamo notato una diffusa incongruenza di Ferrero a riguardo (vedi tabella). In quasi tutti i Paesi europei la società indica nella tabella nutrizionale una quantità di 15g, mentre in altri come la Svezia la porzione lievita a 21g, o scende a 19g in Canada.

Ma se le differenti grammature sono il riflesso della mancanza di raccomandazioni comuni a tutti i Paesi, cosa dire quando le incongruenze sulle porzioni sono presenti all’interno dello stesso sito come succede in quello italiano?

Qui notiamo che la tabella nutrizionale sull’etichetta indica come porzione 15g, dose raddoppiata nella sezione “consigli per una colazione bilanciata” dove tutte le proposte sono formulate con 30 grammi di crema, anche se in entrambi i casi si prende come riferimento la dieta di un adulto di 2000 kcal. Perché?

I consumatori possono essere più o meno d’accordo che 15g sia una “giusta” dose, ma l’azienda dovrebbe mostrarsi coerente con quando suggerisce sull’etichetta e utilizzare un’unica porzione come riferimento. A noi sembra realistico che per spalmare una fetta di pane siano necessari almeno 30 grammi di Nutella, ma forse siamo troppo golosi!

Forse si tratta di una svista perchè nel sito americano di Ferrero la porzione riportata nella tabella nutrizionale e quella consiglata per la colazione indicano sempre due cucchiai da tavola di crema.

L’ultima curiosità che volevamo segnalare riguarda la frase che appare sul sito: “Grazie alla sua ricetta unica ed inimitabile e all’uso di ingredienti semplici e selezionati, NUTELLA® rende speciale il risveglio della famiglia da quasi 50 anni.”

Abbiamo fatto qualche ricerca scoprendo che gli ingredienti di Nutella sono sempre gli stessi, ma come per molti altri prodotti globalizzati (vedi Coca-Cola), la ricetta subisce delle piccole variazioni nelle quantità: per esempio in Finlandia c’è più cacao, mentre in Argentina e nei Paesi arabi, meno latte scremato in polvere.

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Un commento su “Paese che vai, Nutella che trovi

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