È di questi giorni la notizia avanzata alla Commissione Europea di valutare se autorizzare la vendita a prezzi stracciati di prodotti non deperibili, anche dopo il termine minimo di conservazione indicato sull’etichetta.
Stiamo parlando di prodotti che riportano sull’etichetta il termine minimo di conservazione. Questo intervallo viene stabilito da ogni azienda in relazione alla qualità delle materie prime, alla merceologia, al trattamento industriale e al sistema di confezionamento.
In questo determinato periodo il produttore si impegna a garantire il mantenimento delle caratteristiche nutrizionali e organolettiche.
Va detto che non siamo di fronte a una data di scadenza come pensa la maggior parte delle persone, ma a un’indicazione. Questo significa dire che nel periodo successivo gli alimenti sono ancora commestibili, ma registrano in modo progressivo un lento decadimento nutrizionale e organolettico.
La data ha quindi un valore orientativo e il consumo posticipato di qualche settimana o qualche mese non determina problemi per la salute, anche se vale la pena valutare con attenzione i singoli casi.
I pomodori pelati e la salsa di pomodoro, il tonno sott’olio, cetrioli, cipolle e conserve vegetali sottaceto, e altri cibi in scatola, sono alimenti sterilizzati e possono tranquillamente essere consumati 3-4 mesi dopo la data sulla confezione.
Conserve sottaceto (2-3 anni) non ci sono problemi anche se vengono portate a tavola 1-2 mesi dopo.
Conserve pomodoro ( 12-20 mesi) non ci sono problemi anche se vengono portate a tavola 1-2 mesi dopo.
Per i vegetali sott’olio come carciofini, funghi… (18-24 mesi) conviene rispettare l’indicazione perché le spore anaerobiche potrebbero essere ancora attive. Bisogna invece stare molto attenti quando si consumano conserve vegetali “preparate in casa” per la questione del botulino che rappresenta sempre un serio problema.
Cosa fare dopo l’apertura
Quando si apre la scatola di pelati, di tonno, il succo di frutta e sulla confezione compaiono scritte del tipo “dopo l’apertura consumare entro… giorni” oppure “dopo l’apertura conservare in frigorifero” conviene seguire l’indicazione, perchè il decadimento organolettico così come l’incremento della carica microbica può essere molto rapido.
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