Proprio in tempo per le feste e gli acquisti natalizi la Commissione europea pubblica oggi i risultati di un’indagine condotta su scala UE riguardante i siti web che vendono giochi, libri, video e musica che possono essere scaricati su un computer o su un apparecchio mobile. Dai controlli emerge che più del 75% di questi siti web non risulta a norma per quanto concerne le regole a tutela dei consumatori.
Ciò è ancor più preoccupante quando l’utenza è costituita da consumatori vulnerabili, ad esempio i bambini. Gli utilizzatori devono aprirsi la via a colpi di clic attraverso un labirinto di condizioni contrattuali per trovare alla fine che somma dovranno pagare e i bambini sono spesso allettati a acquistare articoli legati a giochi suppostamente gratuiti.
Se si manifesta un problema, contattare il servizio post-vendita è spesso difficoltoso, poiché le prescritte informazioni contrattuali mancano su più di un terzo dei siti web. Le autorità nazionali di forza pubblica contatteranno ora le imprese interessate per consentire loro di chiarire la loro posizione o imporre di rettificare i loro siti web.
Tonio Borg, commissario responsabile per la Salute e la Politica dei consumatori, ha affermato: “I bambini usano con sempre maggior facilità le nuove tecnologie e sanno sin dalla tenera infanzia come scaricare i giochi. Una volta però che hanno preso l’abitudine a giocare con un certo prodotto è difficile fermarli. Genitori, state attenti, la metà di questi giochi scaricabili sono pubblicizzati come se fossero gratuiti, ma vi potreste trovare rapidamente davanti a conti stratosferici relativi agli articoli virtuali necessari per continuare a giocare. In generale, l’indagine a tappeto dell’UE pubblicata oggi indica che la maggioranza dei siti web controllati non fornisce un accesso agevole ai termini contrattuali fondamentali. Nei prossimi mesi le autorità nazionali interverranno per rimettere questi siti web sul giusto cammino.”
Le autorità nazionali di 26 Stati membri1 nonché della Norvegia e dell’Islanda hanno controllato un totale di 333 siti web, tra cui 159 che vendono giochi on line. Essi hanno selezionato il 76% di tutti i siti web (254 siti) per ulteriori indagini poiché nutrono dubbi quanto alla conformità di questi siti con la normativa UE a tutela dei consumatori, soprattutto per quanto concerne le regole che disciplinano la pubblicità e le informazioni fondamentali sui costi e le caratteristiche del contenuto digitale che consente ai consumatori di prendere decisioni informate.
Tra i 55 siti controllati tra quelli che vendono giochi a bambini di meno di 14 anni, il 71% (39) non è risultato conforme alla normativa UE.
I principali problemi riscontrati sono:
Oltre a questa indagine a tappeto, la Commissione ha affidato un contratto per la realizzazione di uno studiocomplementare che ha rivelato le seguenti carenze:
Un numero crescente di cittadini europei acquista contenuto digitale: mediamente, il 79% dei consumatori europei ha usato servizi musicali on line e il 60% ha comperato giochi on line negli ultimi dodici mesi. Conformemente a fonti di questo settore industriale5 il volume commerciale dei download di musica nell’UE è stato pari a 677 milioni di euro nel 2010; si stima che nel 2011i consumatori del Regno Unito, della Germania, della Francia, dell’Italia, della Spagna, dei Paesi Bassi e del Belgio abbiano speso 16,5 miliardi di euro per giochi on line. I giochi rivolti ai bambini e pubblicizzati come se fossero “gratuiti” costituiscono una quota sempre più grande del mercato dei giochi nell’UE (50% di tutti i giochi negli ultimi dodici mesi).
Le autorità nazionali hanno già iniziato a contattare le imprese e a chieder loro di fornire chiarimenti o di rettificare i loro siti web. Se così non facessero, si inizierebbe un’azione legale seguita da sanzioni pecuniarie o addirittura dalla chiusura obbligata dei siti web. Le autorità di forza pubblica nazionali riferiranno alla Commissione entro l’autunno 2013. La Commissione presenterà una relazione sui risultati.
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