Se nelle tue scarpe finisse la distruzione delle ultime foreste in Amazzonia?
E se i colori del tuo vestito preferito inquinassero le risorse idriche del Pianeta?
Non possiamo permettere che il mondo della moda sia complice di questi disastri.
Parte la campagna di Greenpeace – con il video virale di Valeria Golino – per sfidare le case d’alta moda a ripulirsi e assicurare a noi consumatori prodotti di lusso che non costano nulla al Pianeta.
Al primo posto della nostra classifica c’è Valentino, l’unico brand a essersi impegnato per una moda a Deforestazione Zero e Scarichi Zero.
Cosa aspettano marchi come Prada, Dolce&Gabbana, Roberto Cavalli, Trussardi, Chanel ed Hermes?
Lancia anche tu il guanto di sfida per una moda più pulita. Chiedi alle aziende di rispettare le foreste e non intossicare il Pianeta.
Abbiamo chiesto a 15 case d’alta moda di rispondere a un questionario di 25 domande scomode sul rapporto tra i loro processi produttivi, la deforestazione e l’inquinamento delle risorse idriche del Pianeta.
Le 25 domande si concentrano su tre temi.
Politiche per gli acquisti della pelle: per scoprire se la pelle usata dalle case d’alta moda proviene dagli allevamenti di bestiame che deforestano l’Amazzonia.
Politiche per gli acquisti della carta: per svelare se la carta dei packaging di lusso è prodotta da multinazionali come quelle che in Indonesia distruggono le foreste pluviali e l’habitat delle ultime tigri di Sumatra.
Produzione tessile: per controllare se la produzione e lavorazione dei tessuti d’alta moda utilizza sostanze tossiche che potrebbero compromettere le risorse idriche globali.
Per ogni sezione è stata fatta una valutazione in base alla completezza delle risposte e al livello di impegno che queste aziende hanno preso per il raggiungimento degli obiettivi Deforestazione Zero e Scarichi Zero. In verde, giallo, rosso e nero trovi il risultato finale.
Alcune hanno accettato la sfida, altre no. Ecco tutti i risultati del duello.