Il titolo si riferisce ad un articolo di Eugenio Galli, presidente di Ciclobby nel quale finalmente si parla del problema dei ciclisti senza luci.
Sono anni che cerco di capire perchè i ciclisti che tanto invocano il rispetto e la sicurezza (giustamente) siano poi così folli da girare senza luci e/o indumenti ad alta visibilità, dato che al di là della violazione del Codice della Strada, si dimostra una totale mancanza di buonsenso, dato che rischiano in prima persona, ma anche scarso rispetto degli altri, dato che ogni incidente può diventare un dramma, per il ciclista, ma anche per l’automobilista incolpevole.
Scrive Galli: un punto importante, ma troppo spesso sottovalutato da molti ciclisti, e non solo dai neofiti del mezzo, è questo: la visibilità, per il ciclista, è sinonimo di sicurezza. Nel senso che non può esserci sicurezza sulle strade se non c’è visibilità.
Appunto!
leggo poi che: In Europa, in Germania come in Olanda, chiunque può osservare come i ciclisti e le bici nelle ore serali siano perfettamente illuminati. Lì è regola ciò che qui è per molti ancora un’eccezione.
Rendersi visibili è un comportamento che in Italia (e a Milano) ci si può permettere di disattendere con sufficienza, nel totale disinteresse delle istituzioni preposte. E’ un errore che va corretto.
E così come è vero che i vigili (spesso) non vigilano, è anche vero che deve essere il ciclista in prima persona a fare la cosa giusta.
Vien da chiedersi infatti cosa dovrebbero fare le istituzioni, se poi quando le rare volte che un ciclista viene multato si leggono titoli di stupore sui giornali, con accorate lettere di ciclisti che, al solito, vogliono spostare il problema con i soliti discorsi del tipo: con tutte le cose che non vanno, ecc.ecc…
Preso atto che di pericoli sulle strade, causa i cattivi comportamenti o l’inosservanza delle norme, ce ne sono a iosa, che ognuno si assuma le sue responsabilità e faccia del suo meglio, a prescindere che vi siano regole in tal senso.
Sul cavalcavia di Monte Ceneri è chiaramente indicato che il transito è riservato alle auto, ma moto, autocarri (e persino bici) transitano ugualmente. Quindi che fare? Gli spariamo?
Se ci fosse più Buonsenso, servirebbero meno Obblighi.
Questo passaggio di Galli:
Luci e catadiottri non sono optional; sono invece elementi fondamentali per la sicurezza del ciclista e devono quindi essere sempre presenti e in condizioni di efficienza
…mi fa venire in mente che spesso le biciclette sono vendute senza luci che devono poi essere acquistate (e montata) a parte.
E la logica dov’è?
Sarebbe come se le automobili fossero vendute senza lecinture di sicurezza (obbligatorie) ed uno le dovesse poi installare a sua cura e spese (aggiuntive).
Comunque sia, colgo l’occasione ed insisto:
Aggiornamento del 20 marzo 2015
Leggi anche questo articolo di SicurAuto: Come andare in bici rispettando le regole e gli altri?
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