Su TopGear di questo mese leggo che nello stabilimento indiano della Maruti Suzuki, i dipendenti sono incoraggiati a dare suggerimenti migliorativi per il ciclo produttivo; ad esempio un operaio ha proposto di accorciare i fermi della batteria, cosa questa che ha permesso un risparmio di 22 cent per auto. Suggerimento accettato che ha portato al risparmio annuo di oltre 35.000 € all’anno.
Su Quattroruote, invece, ho letto di un risparmio che sembra essere fra le cause dell’incremento di morti per incidenti automobilistici in Brasile, ben il 72% in più rispetto a 10 anni fa. Vero che il numero delle auto è aumentato, ma vero anche che in Brasile nel 2010 ci sono stati 9.000 morti sulle strade, mentre negli Usa, con un numero di auto cinque volta maggiore, i morti sono stati 14.000.
Ecomonie strutturali su modelli simili a quelli venduti in Europa, se non fosse che la struttura dell’auto venduta in Brasile collassa nell’impatto, mentre quelle europee hanno una deformazione controllata; la causa di tutto sembra essere un minor numero di punti di saldatura, cosa questa che consentirebbe di risparmiare sui costi dell’energia negli impianti. Secondo gli addetti ai lavori, come riporta Quattroruote, ai costruttori interessa soltanto che le auto abbiano lo stessod esign, tanto sotto la pelle nessuno può andare a vadere che cosa ci sia davvero.
La Casa risparmi, e la gente muore.
Da una parte quindi leggiamo di piccole economie in grande scala, seppur con esiti differenti, e dall’altro ecco la presenza a listino di un accessorio* per la Mini Cabrio che si scontra con le politiche al risparmio; prevengo i soliti fanatici del marchio, non ho nulla contro la Mini o le cabrio in genere, tuttavia mi sembra che definire inutile questo accessorio sia persino riduttivo.
D’accordo che la Mini è un’auto modaiola (per alcuni), tuttavia se poi penso che i progettisti hanno speso del tempo, ovvero denaro, il che è proprio quello che vogliono risparmiare, per idearlo, mi lascia basito.
* Accessorio che tra l’altro fa parte del pacchetto di accessori Mandarin (900 €), e quindi è imposto, di fatto all’acquirente che per conto suo, forse, si sarebbe accontentato di avere gli altri accessori ben più funzionali: Allestimento portaoggetti + clima automatico + comandi multifunzione al volante + computer di bordo + pacchetto luci interne + reg. altezza sedile passeggero + tappetini in velluto dedicati e, ovviamente l’Always Open Timer che come spiega la Mini, non solo misura i minuti in cui si viaggia a capote aperta, ma memorizza il valore nel computer di bordo.
(Metti mai che un amico dubiti del fatto che giri con la Mini e la capote aperta. Roba da toglierti il saluto…)
Mi immagino infatti il guidatore della Mini Cabio che a cena racconta agli amici di aver tenuto la capote abbassata per 3 ore, oggi, scatenando un moto di ammirazione senza limiti. Mah…
D’altro canto, seppur lo consideri demenziale, dal mio punto di vista, leggo in proposito su un sito dedicato alle auto:
…la guida open Air è alla base della “sfida” con il guidatore: l’optional “Always open” consiste in un indicatore sulla plancia che misura il tempo trascorso utilizzando la vettura a tetto aperto: un modo davvero curioso di stimolare i proprietari a godersi al megio la propria Cabriolet. Chissà se rimarrà attivo anche in parcheggio, a vettura spenta, per mostrare a tutti i propri “risultati”.
E quanto letto successivamente, nella prova fatta da un altro sito specializzato, mi fa capire che sono io ad avere il cervello che gira ad una velocità diversa rispetto agli altri; scrive il collaudatore della Mini Cabrio:
…devo dire che anche se questo strumento optional Always-Open Timer mi piace tanto, anche se assolutamente inutile. Detto questo però, lo ordinerei assolutamente: durante i due giorni di guida nel Südtirol in Austria con la neve abbondante che cadeva senza sosta, non ho chiuso il tetto neanche per un secondo controllando con grande attenzione questa opzione inutile. I capi di marketing dalla MINI sono dei genii. Sono fiero delle cinque ore che ho registrato col tetto aperto in Austria.