Tra poco iniziano le scuole, le persone tornano al lavoro, ci sono novità tariffarie e non solo: sarebbe stato possibile immaginare che agli sportelli Atm ci sarebbe stata un’affluenza decisamente alta di utenti?
Eppure oggi leggo che: “Abbonamenti Atm, code e caos per i rinnovi”.
Ma non solo ovviamente: “lunghe file agli sportelli automatici per fare il biglietto; macchinette a mezzo servizio che non accettano monete; poi scale mobili fuori servizio, rom che chiedono la mancia per un aiuto al self service e anche indicazioni con i nomi delle grandi arterie della città colpevolmente sbagliati.”
L’Atm attribuisce parte dellecode al fatto che molti anziani vadano a chiedere informazioni sulle nuove tariffe, compito che non spetta a loro, tuttavia non dicono che “che l’assessorato alle Politiche sociali ha dato sì il via libera all’assistenza sugli abbonamenti anche nei centri anziani, ma soltanto da ieri.”
E poi tanto malcontento, a partire dagli studenti: “perché le riduzioni previste presentando la dichiarazione Isee valgono solo per le fasce d’età più elevate ma non per i minori di 26 anni. Tanto che gli studenti di Unilab lanciano una petizione diretta al Comune.”
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