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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Il bizzarro incidente del tempo rubato

Quei due secondi che ti possono stravolgere la vita possono davvero arrivare. Ho quattro figli. Quando erano piccoli ero sempre stanca, li accompagnavo in quattro scuole diverse e pensavo: “Ok, sono al limite. Fà che non succeda un imprevisto, perchè non sarei in grado di fare nulla.”

Poi è successo. Ero al supermercato con mia figlia. Mi è sembrato avesse la febbre; era calda e piangeva. Il tempo di arrivare alla cassa e aveva le labbra blu. Ma la prima cosa che feci fu ancora mettere la spesa nel baule della macchina. A volte sei in una specie di sovrappensiero. Arrivammo all’ospedale che aveva perso i sensi.

Per fortuna si salvò. Può davvero succedere a tutti? No, troppo comodo dire così. Succede ai più stanchi. A chi è danneggiato emotivamente. Ma è una nostra responsabilità, cercare di non arrivare a uno stato tale da fare male a chi ti è attorno. Due secondi sono una goccia, se il vaso traboccaè perchè era già pieno. (Rachel Joyce – tratto da un’intervista letta su Vanity Fair)

Bizzarro incidente del tempo copia

Nel 1972 Byron Hemmings ha undici anni e una vita perfetta: vive in una grande casa elegante, ha una mamma impeccabile che fa impallidire tutte le altre, frequenta una scuola privata che è l’anticamera di una carriera dorata e il suo migliore amico, James, è il ragazzino più sveglio che conosca.

Tanto sveglio da leggere il Times e da scovare la notizia del secolo: quell’anno verranno aggiunti due secondi al tempo, per allineare gli orologi al movimento naturale della Terra.

Mentre James considera l’evento l’ennesima conquista del Ventesimo secolo – l’uomo è persino andato sulla Luna – per Byron quei due secondi diventano un’inquietante ossessione: come si può alterare il tempo senza provocare conseguenze irreparabili?

La conferma ai suoi dubbi arriva la mattina in cui, come sempre, la mamma lo sta portando a scuola con la sua Jaguar fiammante: è in ritardo e, per fare più in fretta, rompe lo schema ordinato di ogni giorno imboccando una strada nuova.

Dalla fitta nebbia sbucano case fatiscenti, alberi giganteschi e, all’improvviso, una bambina su una bicicletta rossa. Proprio mentre Byron vede le lancette del suo orologio andare indietro di due secondi.

Poi tutto sembra tornare normale: la mamma non si è accorta di nulla, la scorciatoia li ha fatti arrivare puntuali e il tempo ha ricominciato a scorrere con il suo ticchettio regolare.

Soltanto Byron sa che quell’attimo ha cambiato ogni cosa, che la sfera perfetta della sua esistenza si è impercettibilmente incrinata e che quella scalfittura è destinata ad allargarsi col passare dei giorni. Forse degli anni.

Eppure la vulnerabilità di un bambino, la fragilità di una madre, l’impensabile, a volte tragica, irregolarità del tempo possono essere riscattate. Da un unico, altrettanto inatteso, gesto d’amore.

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Questa voce è stata pubblicata il 30 settembre 2013 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , , , .