Autore di gialli tra i più stimati d’Italia, ma anche intellettuale a tutto tondo. Andrea Camilleri è questo. Ed è il secondo aspetto quello che emerge dai suoi segnali di fumo, piccoli foglietti scritti in poche righe, in cui Camilleri appunta i propri pensieri estemporanei e le proprie riflessioni sui vari aspetti della vita.
Dalla passione-disillusione per una politica sempre più becera e meno in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, all’amore per la letteratura e l’arte. Passando per gli incontri con personaggi più o meno noti, trattati tutti allo stesso modo e con lo stesso rispetto.
I pensieri di Camilleri diventano così aforismi sotto i quali leggere e interpretare grandi autori come Pirandello, Vittorini, Malraux, Philip Roth, Tabucchi, con i quali analizzare il declino della Repubblica e riscoprire il senso della vita. Una summa della vivacità intellettuale di uno dei più grandi scrittori contemporanei.