Una campagna alla quale ovviamente aderisco, come vedrete nei prossimi giorni 🙂
Con gli strumenti che mette a disposizione ConsumAbile 2014 ciascuno può costruire la sua campagna. Un modo per convincere il collega che hai di fronte a stampare fronte-retro.
Oppure a spegnere il computer quando esce. E ancora: a regolare il termostato dell’ufficio o obbligare l’amministrazione in cui lavori ad acquistare, per le macchinette ristoro, prodotti biologici e a chilometro zero.
Fare una propria campagna è semplice. Dallo scaricare le pillole e spedirle ad un amico (ma anche attaccandole in punti particolari come l’ascensore, il bagno o la stampante), a stampare gli adesivi prefustellati da mettere poi nei punti strategici dell’ufficio.
Lo sai? Secondo l’Unione Europea le Amministrazioni Pubbliche della Ue spendono complessivamente ogni anno nell’acquisto di beni e servizi una cifra pari al 19% del Pil europeo.
Se fossero prodotti verdi e sostenibili aiuterebbero l’ambiente e condizionerebbero il mercato.
Un esempio? Secondo la Regione Emilia-Romagna, se tutti i suoi dipendenti andassero al lavoro in bicicletta o coi mezzi pubblici, in un anno risparmierebbero 25 milioni di litri di benzina evitando l’emissione nell’aria di ben 75mila tonnellate di Co2.
Il logo di questa campagna 2014 è dunque stato pensato per promuovere stili di vita sostenibili. Alla Regione innanzitutto, ai propri dipendenti e, in generale a tutti i lavoratori pubblici perché se al lavoro “Fai come se fossi a casa tua”, vuol dire che starai attento ai consumi, al risparmio, alla qualità dei prodotti e all’ambiente.
Questo terzo slogan dell’edizione di quest’anno di ConsumAbile (dopo Tu risparmi l’ambiente ci guadagna del 2007 e Impariamo a stare al mondo del 2009) evoca la realizzazione dei migliori desideri possibili e propone un ribaltamento positivo dell’immaginario in cui “non sei mica a casa tua” è il brontolio di chi sottolinea la mancanza di una buona educazione, di un’attenzione ai beni comuni e ai diritti degli altri.
Un ribaltamento prospettico tanto più necessario perché è opinione diffusa che le “virtù private” spesso si accompagnano a “vizi pubblici”.
Fai come se fossi a casa tua dunque, vuole essere un invito a “scegliere le cose che ti fanno stare bene, evitare di sprecare energie o soldi, cercare di vivere in un bel posto, impegnarsi per migliorare lo stile della propria vita e la sua qualità“, perché ognuno a casa propria è più attento al valore complessivo delle cose ed ai particolari che fanno la differenza.
Fonte: E-R Consumatori