un articolo che leggo su Rinnovabili.it che non posso che dedicare al Pupo Giardiniere
La tecnologia intelligente ha contaminato finalmente anche il settore della gestione delle risorse idriche. Ad aprire le danze sono stati sistemi di irrigazione come WaterBee, Edyn, e Iro, ognuno dei quali può essere controllato e monitorato attraverso uno smartphone o un’interfaccia web.
Ora però il mercato è pronto per la nuova generazione di irrigatori il cui capostipite potrebbe essere Hydros, soluzione disegnata dalla Simple Elements e lanciata su Kickstarter per raccogliere i fondi necessari alla commercializzazione.
Hydros è costituito da una serie di sensori, che vengono inseriti nel terreno da irrigare con il compito di monitorarne l’umidità, la temperatura e le condizioni d’illuminazione; il sistema è dotato di un controller, che collega in modalità wireless i sensori e alle rete WiFi domestica per permettere all’utente di controllare tempi e durata di irrigazione stando comodamente seduto sul divano di casa propria.
I sensori Hydros sono stai progettati per essere alti solo 13 mm., consentendo così agli utenti di tagliare loro prato senza il pericolo di rimuovere o danneggiare i dispositivi; sono inoltre alimentati da una batteria ricaricabile da 2400 mAh che li rende autosufficienti per un periodo di almeno sei mesi.
Il controller, che agisce come il cervello del sistema, è in grado di combinare insieme i dati forniti dai sensori alle previsioni meteo e ai dati meteoreolocigi storici per fornire la giusta quantità di acqua al momento giusto e nella zona giusta.
Gli utenti possono monitorare il sistema irrigazione attraverso un app, che permette l’installazione di un programma automatico o di controllare ogni zona manualmente. Il risultato? La società assicura un risparmio idrico del 60%.
Complimenti per l’articolo molto interessante, soprattutto perché per una volta si parla di un uso davvero funzionale degli smartphone, che, attraverso l’app, diventano una “stazione di monitoraggio” portatile, attraverso la quale è anche possibile intervenire sui parametri di irrigazione. Da quanto vedo, però, la campagna su kickstarter non è andata a buon fine, con 11.400 dollari raccolti sui 50.000 necessari. Si sa cosa ne è stato del progetto?