Il benessere animale consiste nell’assicurare lo “stare bene del singolo animale” dal punto di vista dell’animale stesso. Include la salute dell’animale e comprende sia il suo stato psicologico che quello fisico.
Il benessere dell’animale può essere descritto come buono o elevato se l’animale sta bene, è sano e libero da sofferenza. Per dirla con altre parole, gli animali sono sani e hanno quello di cui hanno bisogno.
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Leggo sul sito di CIFW Italia che in Belgio sono riusciti a modificare in meglio gli allevamenti di conigli, il che vuol dire che la cosa è fattibile.
Anche volendo fregarsene delle condizioni degli animali, resta il fatto che animali stressati, imbottiti di farmaci, cresciuti in maniera forzata, non daranno un prodotto sano e di qualità.
Ed infatti i conigli ruspanti costano molto di più, ma hanno una resa qualitativa decisamente superiore. Meglio mangiare meno, ma mangiare meglio, e nel contempo far vivere meglio l’animale.
In Belgio, in seguito alla pressione dell’opinione pubblica e in Germania , su iniziativa di una importante catena della grande distribuzione, sono stati sviluppati dei sistemi di allevamento alternativi che garantiscono almeno una parte dei bisogni comportamentali dei conigli, assicurando condizioni sicuramente migliori di quelle delle gabbie di batteria.
Questi sistemi, che ospitano i conigli in recinti invece che in gabbie, consentono agli animali di esprimere buona parte dei loro comportamenti naturali, come saltare, balzare, nascondersi e riposare distesi lateralmente, grazie anche ad elementi come tubi e piattaforme che servono da arricchimento ambientale.
Anche lo spazio a disposizione di ogni animale è molto maggiore rispetto alle gabbie. In queste condizioni più rispettose del loro benessere, i conigli non sono sottoposti a profilassi antibiotica e vengono curati solo se si ammalano.
La nuova campagna di CIWF International, End the Cage Age. Animali in gabbia. È ora di dire basta vuole porre fine all’uso delle gabbie nella zootecnia in tutta Europa.
A partire dai conigli.
L’Italia è il primo produttore di carne di coniglio in Europa e il secondo a livello mondiale. Secondo FAOstat nel nostro Paese vengono macellati approssimativamente 175 milioni di conigli macellati ogni anno.
Circa il 99% di questi animali viene allevato in gabbie di batteria: un metodo crudele e primitivo che priva l’animale della sua libertà e della possibilità di esprire qualsiasi comportamento naturale.
I conigli sono animali sociali che, in condizioni naturali, vivono in gruppi, scavano tane per nascondersi e allevare i loro piccoli. Si muovono per lo più correndo o facendo balzi che possono arrivare fino ad 1 metro di altezza.
Sfortunatamente, l’allevamento intensivo li confina in gabbie spoglie e squallide, dove milioni di animali vedono la loro breve vita consumarsi in spazi inferiori ad un foglio A4.
Nell’estate di quest’anno i nostri video-operatori hanno visitato alcuni allevamenti di conigli in Italia, scelti a caso. CIWF ritiene che essi siano tristemente rappresentativi della situazione del nostro Paese.
In tutti gli allevamenti venivano utilizzate solo gabbie di batteria con pavimentazione in rete metallica: nessun arricchimento, ovvero nessun oggetto o adattamento degli spazi in grado di consentire ai conigli di esprimere i propri comportamenti naturali.
Alcune fattrici (madri dei conigli) partorivano, a causa della selezione genetica, più conigli di quanti ne potessero fisicamente allattare. Per questo i coniglietti in “eccesso” – in alcuni casi fino a 6 in una nidiata di 16 – venivano abbattuti.
I capannoni erano sporchi, malsani, pieni di mosche: la sopravvivenza degli animali dipendeva dall’uso preventivo di farmaci – un allevamento ha dichiarato di spendere €25,000 all’anno solo per antibiotici e farmaci.
Nonostante questo, la maggior parte dei conigli avevano infezioni agli occhi, oltre ad infezioni della pelle. Alcuni conigli tenevano la testa sempre inclinata su un lato per le infezioni alle orecchie.
Tutta una vita trascorsa in gabbia di batteria in condizioni indegne.
La gabbia è la peggiore pratica d’allevamento ed è lo strumento che più di ogni altro caratterizza i sistemi intensivi di produzione. Non consumando carne proveniente da allevamenti di conigli in gabbia e dicendo basta all’uso delle gabbie, cambierai milioni di vite.
Unisciti a noi e chiedi al Parlamento Europeo e ai 28 Ministri dell’Agricoltura degli Stati Membri di introdurre una legislazione che vieti l’uso delle gabbie per l’allevamento dei conigli. Firma subito!
firmato ieri