“Si tratta di un momento storico per tutta l’Europa. Per la prima volta in assoluto abbiamo concordato misure ambiziose per ridurre la quantità di rifiuti legati ai sacchetti di plastica“.
Con questo entusiasmo Margrete Auken ha annunciato la formalizzazione dell’accordo raggiunto sul nuovo progetto di regolamentazione delle shopping bag.
“E’ una buona notizia per l’ambiente e per tutti gli europei che si aspettavano l’UE adottasse un’azione ambiziosa su sacchetti di plastica”, ha aggiunto l’europarlamentare.
L’accordo prevede che i Ventotto possano decidere come ridurre l’uso di buste di plastica: attraverso il divieto di distribuzione gratuita entro la fine del 2018 o con la riduzione del consumo a 90 sacchetti pro capite entro il 2019 e di 40 pro capite entro il 2025.
Le nuove regole permetteranno anche ai paesi di introdurre una tassazione per limitare l’uso dei sacchetti e consentendo restrizioni alla libera circolazione delle merci nell’Unione europea.
Dal testo in discussione è stato cancellato il divieto esplicito di commercializzare sacchetti oxobiodegradabili non conformi alla famosa UNI EN 13:432; si tratta di prodotti ottenuti da plastiche convenzionali addizionate con speciali additivi di degradazione che ne garantiscono l’ossidazione sotto la luce o al calore. L’effetto finale è una frammentazione delle plastiche in pezzi più piccoli che rimangono nell’ambiente.
(N.d.P: A questo proposito suggerisco la letttura di questo articolo: La plastica ritorna: i nostri rifiuti sono rispediti al mittente attraverso la catena alimentare. Il caso del lago di Garda
lettura integrale dell’articolo QUI > Sacchetti di plastica, i rappresentati UE confermano l’accordo.