Andiamo bene se il Tribunale UE condanna la Commissione UE…
Il Tribunale dell’Unione europea ha accolto un ricorso della Svezia, in cui si dice che la Commissione Ue è venuta meno ai propri obblighi, non avendo definito i criteri scientifici necessari per determinare quando una sostanza chimica classificata come biocida, va considerata interferente endocrino ed è quindi nociva per l’uomo.
Secondo quanto previsto dal regolamento europeo n. 528 del 2012, relativo alla commercializzazione e all’uso dei biocidi, la Commissione avrebbe dovuto definire i criteri entro il 13 dicembre 2015.
In realtà a tutt’oggi nulla è stato fatto rispetto a quello che il Tribunale dell’Unione europea definisce un “obbligo chiaro, preciso e incondizionato”.
Il Tribunale ha respinto le giustificazioni della Commissione, secondo cui il ritardo sarebbe motivato dalle critiche sollevate nei confronti dei criteri scientifici proposti nell’estate del 2013 e dalla necessità di procedere a un’analisi d’impatto, per valutare le incidenze delle diverse soluzioni possibili.
continua la lettura qui: Biocidi e interferenti endocrini, ingiustificato il ritardo dell’Ue
Paoblog.net 
Non ho competenza in merito al tema specifico, però ovviamente in questi casi va valutata anche l’adeguatezza a monte della norma che vincola la Commissione, cosa che il Tribunale non è naturalmente competente a fare… 🙂 resta il fatto che è un obbligo violato, però io vedo il bicchiere mezzo pieno: un organo esecutivo comunitario è stato prontamente richiamato all’ordine dal giudice dello stesso sistema… è un segno di “civiltà politica” non così frequente.
In altre parole, la sentenza di condanna non va vista come una contraddizione, ma come una situazione che il sistema regolarmente contempla di fronte a istituzioni che ovviamente tutto sono meno che infallibili. 🙂