Premetto che nel mio Comune, in provincia di Milano, la raccolta differenziata procede molto bene, con una raccolta superiore al 70%, nonostante i soliti imbecilli che abbandonano nelle campagne sia i rifiuti domestici sia quelli speciali (Batterie auto, eternit e macerie).
Nei giorni scorsi si è rotto il bidoncino per il vetro, a causa dei lanci dello stesso fatti dagli addetti alla raccolta, ragion per cui prima si è incrinato ed alla fine si è rotto.
Nel nostro Comune c’è l’Ecocentro che funziona bene tanto più da quando è stato rinnovato il personale ed ora ci sono un paio di addetti volenterosi e collaborativi.
Va da sè che i vari contenitori e/o sacchetti per la raccolta dei rifiuti li hanno loro, ragion per cui sabato siamo andati all’Ecocento, portando con noi i resti del bidoncino per dimostrare l’effettiva rottura e chiedendo quello in sostituzione.
Se non fosse che per avere un nuovo bidoncino, che naturalmente ti consegnano all’Ecocentro, si deve fare richiesta scritta in Comune, ma in orari prefissati che non includono il sabato e meno che mai una fascia oraria di prima mattina oppure nel tardo pomeriggio, in modo da facilitare i pendolari, che nel territorio sono la maggioranza.
E se uno lavora, magari fuori dal Comune, come fa? Deve prendere un permesso per richiedere in Comune un bidoncino che in ogni caso gli sarà consegnato all?Ecocentro.
Io ad esempio lavoro a Milano e fortunatamente posso mandare Rok in Comune, sennò sarebbe stato un bel problema.
Visto che per ritirare la dote di sacchi gialli è sufficiente andare all’Ecocentro e, previa verifica del nominativo su un Registro ottenere i sacchi, non vedo perchè non sia possibile fare lo stesso per il bidoncino, salvo poi comunicare all’Ufficio Ecologia la consegna dello stesso.
E quindi dato che lunedì Rok non ha la possibilità di andare in Comune, dovremo aspettare mercoledì, peccato però che la raccolta del vetro sia al lunedì, ragion per cui si accumuleranno i rifiuti di due settimane, cosa questa sgradita agli operatori che hanno intimato di mettere fuori i contenitori tutte le settimane, anche se non sono pieni.
Nota integrativa che si aggancia al problema degli orari ovvero mi scrive un’amica da una città del Sud dove non esiste la raccolta differenziata e dove “a luglio avevamo la spazzatura fin sopra la testa”:
Iniziamo bene la giornata. 50 € di multa per aver buttato la spazzatura fuori orario.
Si può buttare solo dalle 19 alle 24. E se uno non può in quell’orario?
Per me è assurdo che si multi il cittadino civile che butta la spazzatura nel cassonetto, pur sbagliando orario, mentre poi la sera nella piazzetta principale del paese, dove c’è una gelateria, tutti buttano la carta del gelato a terra sotto il naso della municipale che non fa nulla.
Per amor di precisazione faccio notare che l’amica non è stata multata per aver lasciato i sacchetti sul marciapiede al di fuori degli orari consentiti, ma…
La mia polemica non è sul dover pagare. C’è la regola, c’è la sanzione, va bene, pago. È proprio il senso del multare in se che per me è assente. Sto usando il cassonetto, non sto buttando a terra.
Non mi piace nemmeno il discorso “se avessimo visto che eri collega…” (della Polizia) perché la multa va fatta a tutti senza clientelismo.
Quello che per me è allucinante è che viene multato il cittadino civile. Onestamente non capisco la necessità di questi orari. E se il cassonetto ti si riempie di sabato puoi pure attaccarti, perché fino alla domenica sera non si butta nulla.
Che senso ha avere i cassonetti se non possono essere usati?
A questo punto fate la raccolta porta a porta, che almeno posso lasciare il sacchetto fuori dalla porta senza dovermi vestire, mettere in macchina e andare a cercare un cassonetto dopo cena
A Milano, detto per inciso, la fascia oraria è ancor più stretta e pur comprendendo i problemi di viabilità che uno si alzi alle 5 del mattino per mettere fuori i rifiuti mi sembra complicato.