Fioriscono i limiti di peso sui cavalcavia italiani: l’ultimo che ho visto è spuntato nell’ultima settimana sulla circonvallazione di Bergamo e vieta il transito ai veicoli che pesano più di 44 tonnellate.
I crolli recenti (anche se il caso del cavalcavia di Annone Brianza che ha ceduto a ottobre per mancata manutenzione è diverso da quello della A14, dove i soldi ci sono ma evidentemente restano problemi di scelta delle imprese che fanno i lavori) inducono i gestori a cautelarsi (anche se restano eccezioni di trascuratezza almeno apparente, come sul viadotto di Gamberale, in Molise).
Ma il rischio è la paralisi. Soprattutto per i trasporti eccezionali, dove le cautele arrivano al massimo.
Infatti, per evitare il ripetersi del caso-Annone, ora in molti casi le autorizzazioni al transito vengono rilasciate solo dopo l’ok di tecnici abilitati per ogni singola strada che il trasporto deve percorrere….
lettura integrale qui: Strade sicure | #Crolli cavalcavia – Limiti di peso ai camion, trasporti eccezionali in tilt e il ministero tiene bloccati i controllori
Scrive Caprino nel suo articolo.
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>> mica ci sono i soldi per rimettere tutto a posto.
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Mi chiedo se in Giappone, quando si apre una voragine in mezzo ad una strada, i gestori si chiedono ‘se ci sono i soldi per la riparazione’.
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Agevolo filmato della regia: https://www.youtube.com/watch?v=fnXNefDarjM
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In Giappone non usano una moneta straniera; chissa’ se c’entra qualcosa.
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sicuri si diventa, Ride Safe.