Il tradimento del marito e il successivo divorzio hanno lasciato Hannah completamente svuotata. Londra è diventata troppo grande, troppo minacciosa per lei.
E allora Hannah fugge là dove sa che nulla è ostile e pericoloso: il suo paese natale, Lissbeg, sulla costa meridionale dell’Irlanda, un grappolo di case in riva all’oceano.
Così, respirando a pieni polmoni l’aria salmastra e passeggiando sulla spiaggia, Hannah ritrova un po’ di equilibrio.
E poi c’è il lavoro nella minuscola biblioteca locale, che le dà un grande conforto e le permette di entrare in confidenza con gli abitanti del paesino, che hanno accolto con curiosità e un po’ di diffidenza l’arrivo della “straniera”.
Ma il dramma arriva anche a Lissbeg: le autorità minacciano di chiudere la biblioteca e Hannah si ritrova a capo della lotta per difendere il cuore pulsante della comunità.
Dovrà riscoprire in sé quell’animo battagliero che le difficoltà della vita sembravano aver soffocato e convincere tutti ad aiutarla.
Ma è forse troppo tardi per credere nel futuro? E i libri sono un’arma sufficiente per sconfiggere la grettezza e l’avidità?