L’Aiab, Associazione italiana agricoltura biologica, lancia l’allarme perché lo stato di emergenza innescato in Puglia a seguito dell’epedemia di xylella, il parassita accusato di essiccare le piante di olivo, potrebbe costringere anche le aziende biologiche all’uso di trattamenti fitosanitari non autorizzati dal regolamento e dalle certificazioni del bio.
“L’emergenza non giustifica scorciatoie e comportamenti sbagliati”, spiega in una nota Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab “Le aziende biologiche certificate, se obbligate a quel trattamento – prosegue – perderanno i requisiti per la certificazione, con un danno che non si limita alla mancata vendita del prodotto sul mercato bio quest’anno ma alla perdita della clientela per altri tre cicli produttivi, dovendo riaffrontare, da regolamento, la fase di conversione”.
Fonte & dettagli: Il Salvagente