Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Suonano al portone dell’azienda e chi c’è? Stavolta i venditori di A2A che…

Suonano al portone dell’azienda e due giovanotti ed una ragazza con le loro cartelline d’ordinanza mostrano una bolletta di A2A dicendomi che in questa nota (ed indicano la prima pagina della bolletta) è scritto che è possibile avere un adeguamento della tariffa in modo da spendere meno, passando al mercato e mi chiede di vedere una bolletta.

Non ho voglia di perdere tempo e gli dico che non ce l’ho sottomano al che “il capo” insiste dicendo che così potrei pagare 11 cent/kw. tutto il giorno invece dei 15 che, secondo loro, pago ora. (in realtà ne pago 13)

Gli dico che quando avrò tempo leggerò quella nota in bolletta e nel caso contatterò io A2A e mi dice che non si può.

In pratica o accetto subito la sua proposta oppure dovrò recarmi fisicamente agli sportelli.

“Pazienza” gli dico ed allora finalmente capisce l’antifona se ne vanno.

Detto per inciso, rientro e guardo l’ultima bolletta dove la nota che evidenziava lui non c’è.

In ogni caso tempo fa A2A aveva inviato una comunicazione con la quale diceva di non mostrare mai la bolletta a nessuno e poi manda persone che per prima cosa ti chiedono di vedere una bolletta.

Poi a Mi Manda Rai 3 vedi i dirigenti di Eni come di altre aziende che assicurano che formano gli agenti, che hanno parametri precisi e via dicendo.

Poi ogni qual volta segnali qualcosa che non va ti dicono che è un’eccezione.

Sarà, ma sono eccezioni che si ripetono continuamente da quando c’è il mercato libero ed allora diciamola tutta, i controlli delle società lasciano il tempo che trovano e pur di vendere un contratto si cerca la via più veloce e pazienza se è scorretta.

In ogni caso se nella realtà dei fatti vengono attivati qualche migliaio di contratti in maniera perlomeno discutibile se non peggio, diciamolo: le eccezioni sono per l’appunto 1000 e non 1.

2 commenti su “Suonano al portone dell’azienda e chi c’è? Stavolta i venditori di A2A che…

  1. paoblog
    2 ottobre 2018

    in realtà, dato che la mia età è ben più che adulta, e di venditori ne ho visti fin troppi, ho capito che alla domanda “ci sono o ci fanno” non si può rispondere in maniera netta, per cui c’è quello che finge di non capire e c’è quello che proprio non ci arriva,e quindi si fa prima a condirli via nella maniera più rapida, perchè quando cercano di argomentare senza avere argomenti, mi portano vicino all’esplosione.

    Dopo di che, per qual che mi riguarda, c’è la sede giusta per ogni azione e firmare un foglio per la strada dopo essere stato riempito di parole non dimostrabili successivamente, non è mai la cosa giusta da fare.

  2. milk8894
    1 ottobre 2018

    Buonasera paoblog, personalmente (un pò.. data la mia età “adulta”, ragiono così: e lo dico a questi fantomatici rappresentanti delle aziende..),glielo dico de visu: Non è mio uso, realizzare, passare ad un contratto, “fatto” sulla porta di casa, ne per telefono. Se desidero cambiare il contratto, mi porto su i siti ufficiali delle aziende. E anche riflettendoci.. tutte le parole, discorsi, offerte.. sono parole.. nulla di scritto. Il cittadino, appena chiude la porta, si é dimenticato tutto, inoltre ha messo delle X in tante caselle, che non comprendi li per li, il significato. A Roma e credo… in tutta Italia, carta canta villan dorme! Recepito da antiche saggezze da parti degli avi. Lascio un cordiale saluto, Fausto

    MILK8894

I commenti sono chiusi.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: