«Ho detto a mia madre che sapevo che vivere da soli non è un modo autentico di vivere. Come tutti, però, anche io sono una bugiarda. È il modo di vivere più autentico che ci sia. Se ti occupi di un gatto cieco e di un’anatra sbrancata, e se frammenti di uomini ti cadono nella cartella della posta in arrivo, e se chiacchieri occasionalmente con una signora scheletrica e una vecchia madre traballante, e di tanto in tanto scambi messaggi con gente della tua età, e se ti concentri per riportare in vita un porte morto, sicuramente basta e avanza.
Dopotutto Biancaneve aveva sette nani. Deve pure aver voluto dire qualcosa. Cioè, se una donna guida la propria auto e paga l’affitto della propria casa e riesce ad aggiustare la maggior parte delle cose o a trovare e lavare qualcuno che lo faccia quando lei non c’è la fa, se é capace di scovare dentro di se le risorse necessarie per resistere anche nei momenti più neri, quando tutto va fa schifo, e se ha da tempo deciso che non c’è niente di male, cazzo, a bere da soli – si, parliamoci chiaro, con chi è che dovrei bere?- e se inoltre ha deciso che l’autoerotismo non solo non fa male, ma è salutare, soprattutto se accompagnato da fantasie tratte dalle sue escursioni sul mondo: allora va tutto bene»
Testi & foto di Lorena Antonioni