Una giovane donna Etty Hillesum con il proprio diario ci ha donato un affresco interiore, con la testimonianza dei suoi ultimi due anni di vita. Un carico di profonde riflessioni personali che vengono da un cuore costantemente pronto ad irradiare amore e volontà di vivere.
Testi & foto di Mikychica.lettrice
Etty muore ad Auschwitz nel 1943 ma prima viene deportata in Polonia; quando consapevole che il cerchio della sua famiglia va stringendosi consegna i suoi diari all’amica.
Al termine della guerra gli amici cercheranno invano di fare pubblicare questo documento, ma passeranno 40 anni prima che ciò accada.
Etty è una personalità luminosa una ragazza solare e vivace con molto amori alle spalle e tanti sogni nel cassetto: tra cui viaggiare in oriente e diventare scrittrice.
Il suo diario comincia ad essere scritto sotto consiglio dello psicologo Julius Spier, un uomo famoso, che riesce a leggere attraverso le mani la psiche de suoi pazienti. E così che egli diventa un punto fondamentale nella vita di Etty, che se ne innamora e raccoglie il suo stimolo ad intraprendere un lungo percorso di introspezione attraverso la scrittura.
Quindi il diario è noto per affinità terapeutiche, non è un resoconto dettagliato delle persecuzione degli Ebrei, il tema affiora comunque soprattutto nell’ultimo anno di vita, ma la colonna portante è l’ostinata e dolorosa ricerca di sè.
Quello che mi ha lasciato più stupita nel diario è il suo continuo insistere sulla bellezza della vita nonostante tutto. Quindi ho ritrovato in lei una capacità tipicamente femminile di superare le avversità della vita con grazia e semplicità.