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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Lascia l’auto ed usa i mezzi pubblici. Fatto e tanti saluti al portafoglio…

Sabato scorso sono venuto a Milano e, dovendo andare in Duomo, ho proposto a Rok di non andare fino a San Babila in auto e poi fare l’ultimo tratto a piedi, ma di lasciare l’auto a Lotto e prendere la MM1 fino a Duomo.

Detto, fatto. Dal punto di vista del costo in pratica avremmo speso uguale, che un paio di ore di sosta equivalgono alla spesa per 4 biglietti, ma sebbene inquini molto meno degli altri, ho voluto fare di meglio.

Scelta sbagliata. Una volta usciti dalla stazione mi sono accorto che mi avevano rubato il portafoglio.

Come dice Loredana su Instagram:

Mi dispiace, è successo anche a me, in pieno centro a Milano. Nessun movimento sospetto, nulla che avrebbe potuto mettermi sul chi va là. Eppure è accaduto.

Può capitare a tutti e si prova una sensazione di impotenza, di rabbia, soprattutto con se stessi, per non essere stati sufficientemente attenti. Ti auguro di ritrovare almeno i documenti.”

Per quanto riguarda i documenti, visto che ne hanno parlato tutti quelli cui ho raccontato la cosa, vien da dire che sono l’unico che non li tiene nel portafoglio 😉 dopo di che sul resto ha ragione.

C’è rabbia verso il ladro o, presumibilmente ladra, e verso te stesso, ma anche nel mio caso non ho avuto segnali. Nessuno vicino o che mi ha spinto o si è appoggiato, non c’era ressa. E’ successo, non sono il primo e non sarò l’ultimo.

Quello che mi fa arrabbiare è che nella maggior parte dei casi si tratti di ladre seriali, con decine do condanne sulle spalle che però, vuoi perchè hanno figli piccoli o sono perennemente incinte, finiscono sempre con una denuncia a piede libero. E subito dopo derubano altri cittadini.

Uno inveisce contro le leggi ed i giudici che una volta di più sembrano tutelare i criminali piuttosto che gli onesti, cosa che in effetti capita spesso, ma in questo caso mi è capitato sottomano questo articolo nel quale ho letto che.

La giovane bosniaca era certa di evitare il carcere perché al secondo mese di gravidanza, come successo tante altre volte alle giovani ladre “beccate” in flagranza dalla polizia e scarcerate perché incinte. 

In realtà, però, l’accordo vale soltanto per le sentenze del palazzo di giustizia di Milano – è una sorta di patto tra forze dell’ordine e procura meneghine -, mentre la cattura per la 26enne è arrivata da Cuneo.

Per un derubato è una soddisfazione leggere che queste ladre seriali che colpiscono cittadini e  turisti e, di conseguenza anche l’immagine della città, vengano scarcerate in automatico per un accordo con la procura milanese.

E mi vien da dire che a questo punto anche il Comune di Milano ha le sue responsabilità, in quanto dovrebbe battersi con forza perchè accordi di questo genere non vengano fatti e si torni a tutelare gli onesti e punire gli altri.

E come dice Rok: con la fatica che si fa a guadagnare dei soldi ed a metterli da parte…fa rabbia che poi arrivino questi parassiti.

A noi è un furto che pesa sul bilancio, ma lo possiamo superare, ma peggio sarebbe per chi con quei soldi deve pagarci le bollette o tirare avanti a fatica nel quotidiano.

Comunque sia, il bilancio è di 80 € in contanti, carta di credito e bancomat , la tessera sanitaria e quella della Coop; e, non ultimo, un bel portafoglio.

I contanti li ho quindi salutati, nel giro di 15 minuti ho bloccato carta e bancomat, per la tessera della Coop sono andato a chiedere e non serviva la denuncia, per cui mi hanno fatto il duplicato e stessa cosa per la tessera sanitaria, richiesta sabato mattina all’Urp del mio comune.

Nel pomeriggio, poi, denuncia dai CC; sono andato poco prima delle 13.30, per cui non c’era nessuno ed il carabiniere è stato veloce ed abbiamo fatto tutto nel giro di 15 minuti.

Poi si comincia a fare mente locale ed ecco che ti ricordi di aver fatto un acquisto online appoggiando il pagamento sulla carta bloccata, però anche il Telepass è sulla carta e via così, tutte perdite di tempo e problemi vari per risolvere.

Trovo divertente che quando telefoni alla Banca per bloccare la carta, dopo che ti hanno identificato per Nome & Cognome, data di nascita, codice fiscale, residenza, ti chiedano il numero della carta. Vedi te, me l’hanno rubata. 😉

Ma se per una banca, tramite l’ultima notifica di spesa inviata via Sms. è stato facile identificare la carta, con l’altra banca è stato più lungo in quanto a mio nome ci sono anche bancomat e carta aziendale; fortuna che all’operatore è venuto in mente di chiedermi il numero dei c/c collegati alle singole carte, così abbiamo oltrepassato l’ostacolo.

Comunque sia, ho l’ibrida, inquino meno per cui continuerò a muovermi in auto e quando si può, a piedi.

Questa mattina, ad esempio, andrò a piedi in banca (come sempre) per richiedere la nuova carta…

 

 

7 commenti su “Lascia l’auto ed usa i mezzi pubblici. Fatto e tanti saluti al portafoglio…

  1. paoblog
    18 marzo 2019

    😀 stessa cosa che ho detto a mia moglie… la prossima volta vado in MM con lo zaino ed una trappola per topi nella tasca… e quando sento lo scatto mi volto… con il rischio di essere denunciato per lesioni dal ladro …

  2. Andrea
    18 marzo 2019

    Nello zaino ci metterei…una trappola per topi…senza formaggio

  3. paoblog
    18 marzo 2019

    portafoglio nella tasca di un piccolo zaino monospalla …

    ieri al super mia moglie mi ha toccato la cerniera dello zaino e mi sono girato …

    e quindi mi ha detto: ti sei accorto…

    appunto, quelle x@## hanno la mano d’oro…

    come sempre si chiude la stalla dopo che sono scappati i buoi…

    ma d’altro canto si impara dai propri errori, anche se il vero errore lo fanno a Milano lasciando impunite queste orde di ladre seriali … e le autorità non imparano dai loro errori, a quanto pare.

  4. Andrea
    18 marzo 2019

    portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni?

    Dopo aver subito anch’io un furto simile molti anni or sono, ho preso l’abitudine di tenerlo nella tasca anteriore.

    Scomodo, ma meno esposto

    A mia moglie invece, nella metro di Milano, hanno svuotato la borsa (che teneva prudentemente “a tracolla”) con un taglio netto di circa 10 centimetri nella parte esterna.

    Trattandosi di cuoio, non voglio pensare alla pericolosità dello strumento utilizzato per il taglio

    Per fortuna, sul momento, NON se ne è accorta (meglio rimetterci un paio di occhiali che rimediare una coltellata)

  5. Paoblog
    11 marzo 2019

    Grazie del supporto morale. 😉

    I fastidi ci sono, gli 80 € avrei preferito averli io, ma quello che mi fa veramente incazzare è l’impunibilità di questi ladri. Perchè se non riesci a prenderli, pazienza, ma se li prendi e poi li liberi, bè allora non ci siamo.

  6. Miro
    11 marzo 2019

    Ho letto solo ora della tua disavventura in metro, mi dispiace.

    Capita a tutti, però il portafoglio nelle grandi città si porta nella tasca anteriore dei jeans…questo provoca scomodità, scarsa durata del portafoglio e dei jeans stessi ma è l’unico posto sicuro, te lo dice uno che ha girato le peggiori metro del mondo, perfino al Cairo.

    Per quanto riguarda borse borsette zaini ecc..ecc… se vogliono te li fanno… d’altronde è il loro mestiere!

  7. IlPrincipeBrutto
    11 marzo 2019

    Che rabbia! Mi spiace molto, spero che i disagi siano contenuti.
    E non ti crucciare per il fatto che non te ne sei accorto; a modo loro sono artisti in quello che fanno.
    .
    sicuri si diventa, Ride Taglione.

I commenti sono chiusi.

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