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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Vedi alla voce amore

Testi & foto di Mikychica.lettrice 

Se non siete pronti, non leggetelo, se non avete pazienza, se le trame intricate e la metrica particolare non vi esalta, lasciate perdere.

L’ho finito oggi, ci sono stata parecchio e sono sconvolta dal modo di Grossman di raccontarci un evento che ha scosso le coscienze di tutto il mondo. L’ olocausto, l’eccidio di milioni di ebrei.

Si parte da un bambino di nove anni Momik che non ha risposte alle sue domande, da due genitori troppi assenti. Due genitori ,sopravvissuti. Quei numeri tatuati sul polso, quel modo di mangiare come se fosse l’ultimo pasto.

Da grande Momik vuole fare lo scrittore, così risponde, e ripercorre tutti i posti dove è accaduto la carneficina, conosce la belva Nazista. Ripercorre tutto attraverso uno scrittore polacco ucciso da un soldato delle SS, Bruno Shultz gli rida dignità, facendolo rivivere In mare assieme ad un gruppo di salmoni, simbolo della lotta contro le avversità della vita.

E per ultimo è non di importanza il capitolo dedicato al nonno Wasserman scrittore, rinchiuso in un campo di concentramento, che non riesce a morire e gli sarà data un possibilità dal comandante Neigel, che riconosce in lui lo scrittore della sua infanzia e gli chiede di raccontargli il seguito di un suo romanzo “I Ragazzi di Cuore”.

E attraverso queste vicende il comandante riconoscerà di essere umano e non solo una belva Nazista.

Il tutto si chiude con un enciclopedia che voce per voce , spiega questa piaga che l’umanità ha conosciuto.

Un’enciclopedia che va dalla A come Amore e alla lettera G cancellare la voce Guerra.

“Abbiamo chiesto così poco : che sia possibile che un uomo viva in questo mondo tutta la sua vita , dal principio alla fine , senza mai conoscere la guerra“

 

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 9 giugno 2019 da in L'angolo dei libri - le nostre recensioni con tag , , , , , .
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