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Un libro: Memorie di una donna medico

Ribellandosi ai confini imposti dalla famiglia e dalla società, una giovane donna egiziana decide di studiare medicina, diventando l’unica donna in una classe di soli uomini. Piuttosto che sottoporsi a un matrimonio combinato e alla maternità, si taglia i capelli corti e lavora ferocemente per realizzare i suoi sogni.

I suoi incontri con gli altri studenti, così come i cadaveri maschili e femminili nella sala delle autopsie, accrescono la sua insoddisfazione e intensificano la sua ricerca la sua ricerca di identità.

Si rende conto che gli uomini non sono esseri divini e infallibili, come le aveva insegnato sua madre, che la scienza non può spiegare tutto e che non si può essere soddisfatti vivendo una vita puramente intellettuale.

Dopo anni di negazione dei propri desideri, la donna inizia una serie di relazioni amorose che le permettono di esplorare la sua sessualità – stavolta alle sue condizioni.

Memorie di una donna medico appare per la prima volta nel 1957 pubblicato a puntate sulla rivista egiziana Ruz al-Yusuf.

Scatena immediatamente un acceso dibattito sul ruolo della donna in Egitto e la doppia oppressione alla quale era sottoposta, quella pubblica, visibile a tutti, e quella privata all’interno dell’istituto matrimoniale.

Alcune parti vengono censurate e per molti anni Nawal el Saadawi tenterà di convincere gli editori egiziani a pubblicare una versione completa, senza censure del suo libro.

Tuttora considerato una delle opere fondamentali del pensiero femminista arabo, i temi e le questioni che affronta sono pericolosamente attuali.

Clicca QUI per leggere un etratto del libro.

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