Un buon punto di partenza è l’articolo letto ieri circa l’utilizzo disinvolto dell’App del momento ovvero FaceApp, con tutti i rischi (sottovalutati) per la privacy dei singoli.
Il divertente è che a parole siamo tutti per la tutela della privacy e poi molti si mettono in mostra sui social (e non solo) senza nessuna tutela per se stessi e per chi interagisce con loro.
Quando ero iscritto a Facebook, talvolta lo utilizzavo per capire con chi avevo a che fare (vedi: Sei candidato alle elezioni per il Sindaco, vado su FB, guardo il tuo profilo e… ) oppure per dare un volto alle persone con le quali interagisco in ambito lavorativo, dato che in pratica non conosco personalmente quasi nessuno dei tanti clienti/fornitori.
Tempo fa, però, mettendo a posto i contatti lavorativi su Whatsapp ho notato come molti gestiscano con poca professionalità le foto e la descrizione del loro profilo.
In ambito personale, che ognuno faccia come vuole, anche se credo sarebbe meglio lasciare perdere le foto dei bambini, ma se la condivisione è anche a livello lavorativo, forse sarebbe meglio evitare frasi di presentazione come…
…oppure foto in bikini…
… anche se ho la convinzione che molti di questi neanche ci pensino al fatto che le foto del loro profilo, così come le dichiarazioni d’amore e via dicendo, siano lì a disposizione di tutti quelli che entrano in contatto con il loro profilo Whatsapp.
Da parte mia, nel profilo aziendale ho un’immagine che rappresenta alcuni articoli di nostra produzione e nel mio profilo personale un’immagine che mi rappresenta, senza mostrarmi.